Presa di posizione

Pedemontana: Burago dice ancora una volta "no" alla tratta D breve

Assemblea pubblica in sala consiliare indetta dall'Amministrazione comunale per ribadire la propria contrarietà all'autostrada: "Opera inutile e dannosa"

Pedemontana: Burago dice ancora una volta "no" alla tratta D breve
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"Un progetto inutile e troppo invasivo". Queste le parole del sindaco di Burago  Angelo Mandelli durante l'assemblea pubblica tenutasi giovedì sera sera in sala consiliare per parlare di Pedemontana e dell'impatto che essa avrà sul territorio del piccolo paese.

Pedemontana: Burago dice "no"

Burago dice ancora una volta no alla tratta "D breve" di Pedemontana e questa volte chiede aiuto ai cittadini. Giovedì sera, assemblea pubblica in sala consiliare. A parteciparvi alcuni cittadini, preoccupati di quelle che saranno le conseguenze a seguito della costruzione dell’infrastruttura. L’Amministrazione si è posta ancora una volta convinta e ferma nell’esprimere la propria contrarietà a un’opera ritenuta, molto semplicemente, inutile. A spiegare il progetto e le criticità sono stati Giuseppe Perego dell’Ufficio tecnico, il sindaco Angelo Mandelli e il vice sindaco Marino Besana.

L'impatto su Burago

Come noto, l’autostrada avrà tre corsie per senso di marcia, oltre alla corsia di emergenza. La "D breve»", lunga 9 chilometri con uno sviluppo sopraelevato per il 45%, per un altro 45% in trincea e un 10% in galleria, interesserà per il 15% il territorio di Burago con particolare interesse all’interno del Parco Agricolo Nord Est (Pane).

"Purtroppo questo è già un progetto definitivo – ha affermato, durante la spiegazione, il tecnico Perego – La proposta di variante interessa con sostanziale coincidenza nel tratto settentrionale tra il Torrente Molgora a Carnate e la Sp3, a nord della frazione di Vimercate Ruginello fino alla nuova interconnessione A4-A58, tra Agrate e Caponago. Verrà poi realizzato uno svincolo sulla SP2 tra Vimercate e Bellusco. La tratta interessa Burago nell'area della ex Antologia, dove inoltre è previsto un casello per chi esce dall’A4, che ha ancora il pagamento del pedaggio tradizionale, mentre la Pedemontana avrà il free flow (pagamento Telepass senza barriere). Sulla strada che da Burago va verso Ornago ci sarà il superamento dell’autostrada con un ponte sopra elevato: ci alziamo di circa 5 metri".

Il sindaco Mandelli: "No alla D breve"

Duro anche il sindaco Mandelli, che su un progetto così impattante non le ha mandate a dire:

“A meno che non ci siano delle proposte rispettose nei confronti del nostro territorio e non aventi un impatto così irrisorio – ha dichiarato il primo cittadino – Noi ci esponiamo totalmente contrari, anche dal punto economico e finanziario: non c’è giustificazione. Vorrei precisare che non ci fermeremo a questo, c’è ben oltre la volontà politica. Procederemo con tecnicismi e mosse legali per contrastare l’opera. C’è anche uno studio della Provincia che supporta le nostre motivazioni”.

Le vie legali

Tra le azioni proposte dalle Amministrazioni del territorio si fanno avanti anche quelle legali, con i dieci sindaci interessati dalla "D breve" che si sono già rivolti a un avvocato:

“C’è da dire che sì, è un progetto definitivo, ma non è esecutivo e per questo crediamo che ci sia ancora tempo per poter agire tempestivamente e fare qualcosa - le parole del vicesindaco Besana -  Infatti, a proposito di agire, abbiamo deciso di procedere in maniera legale proprio perché tra le documentazioni che ci hanno protocollato mancano degli aspetti fondamentali: l’analisi dei nuovi prezzi, visto che negli ultimi due anni sono aumentati del 20%, quindi probabilmente i costi per la realizzazione dell’opera sono lievitati parecchio e di questo ancora non ne sappiamo nulla. Ora abbiamo diversi incontri: il 3 ottobre in Provincia, il 4 in Regione e il 10 alla Conferenza dei Servizi al Ministero dei lavori pubblici a Roma".

"Cittadini, fatevi avanti"

Infine un appello alla cittadinanza:

"Se tra di voi, cittadini, riuscite a fare gruppo sul ricorso al Tar rispetto agli espropri si potrebbe assumere un avvocato molto preparato, senza una spesa economica elevata e unirsi a questa causa - ha concluso Mandelli - Noi possiamo occuparci della questione dal punto di vista politica, ma dall’altra parte, come comunità, possiamo fare ricorso al Tar per bloccare l’opera"

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