L'iniziativa

«Floriani» e San Giuseppe insieme contro la solitudine

Con delle semplici telefonate, durante l’estate, gli studenti hanno portato avanti un progetto per tenere compagnia agli anziani ospiti della rsa di via Cantore

«Floriani» e San Giuseppe insieme contro la solitudine
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L’istituto Floriani di Vimercate chiama, la Fondazione San Giuseppe risponde. Quarto anno per il progetto «Chiamiamoci» che ha visto studenti e anziani conoscersi attraverso telefonate settimanali durante il periodo estivo.

«Floriani» e San Giuseppe insieme contro la solitudine

Lo scorso mercoledì la conoscenza di persona presso l’rsa di via Cantore dove gli undici ospiti coinvolti hanno dato un volto al proprio amico al telefono. Incontro conclusivo quindi dell’estate condivisa e raccontata negli appuntamenti fra gli studenti e gli anziani supportati nell’uso del telefonino dalle educatrici e animatrici della Fondazione. Dallo scorso giugno a inizio settembre, giovane e anziano hanno creato un rapporto di confidenza e amicizia.

Una quindicina gli studenti coinvolti delle classi terze e quarte dell’indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale che durante l’anno sono stati formati da Luciana Secco dell’associazione «Un amico al telefono» e dalla psicologa Rita D’Alfonso della Fondazione San Giuseppe.

«Il progetto è nato durante il periodo pandemico - ha spiegato la professoressa Emanuela Sala, referente per l’istituto insieme alla docente Alessia Realini - Gli studenti si sono interrogati su come potessero far compagnia agli anziani colpiti in tutti i sensi durante l’emergenza e, sapendo che non potevano avvicinarli di persona, abbiamo pensato che il telefono fosse uno strumento mediatico che facesse al caso nostro e loro».

Per il primo anno coinvolta anche l’Amministrazione comunale che attraverso la mediazione dell’assessore Maria Teresa Foà ha fatto sì che gli studenti potessero conoscere telefonicamente anziani seguiti a domicilio dai servizi sociali sul territorio.

«Gli studenti aumentano di anno in anno - ha continuato - la soddisfazione è sia a livello didattico, perché il progetto permette di mettere in campo delle competenze acquisite durante il percorso di studi, ma anche dal punto di vista umano: c’è un arricchimento favoloso, lo scambio intergenerazionale è davvero l’elemento virtuoso».

«Mi ha fatto davvero molto piacere incontrare Sara - ha commentato Paola Villa, 96 anni, ospite in rsa - Ci eravamo sentite solo al telefono in questi mesi, è stata un’esperienza bellissima che rifarei».

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