Pedemontana: il popolo "anti Dbreve" non si ferma
In centinaia alla manifestazione organizzata domenica da cittadini e amministrazioni comunali.
Il coro è unanime e sempre lo stesso: "No a Pedemontana e alla D breve".
In tanti in piazza a Vimercate
A intonarlo, ancora una volta ieri, domenica 15 ottobre, sono stati i tantissimi partecipanti alla manifestazione, organizzata dal gruppo "Ferma ecomostro Dbreve Regione Lombardia" e da altre associazioni, che si è tenuta in piazza Unità d’Italia, a Vimercate, Comune capofila di questa battaglia che vede coinvolta un’altra decina di enti del Vimercatese.
I sindaci e cittadini insieme
Sindaci in prima linea, ma anche associazioni, agricoltori e semplici cittadini che non vogliono in alcun modo rinunciare a quello che viene definito "l’ultimo vero polmone della Brianza Est". Una grande distesa verde, di prati e di campi, che rischia di essere definitivamente cancellata dalla tratta "D breve" di Pedemontana che, nella variante di progetto, correrà da Vimercate sino a Omate e Caponago
E variante è proprio la parola chiave. Perché è proprio su questo concetto che prosegue la battaglia dei Comuni contro Regione Lombardia e Concessioni Autostradali Lombarde.
Il sindaco di Vimercate
"Dal nostro punto di vista questa è un’opera nuova, non una variazione del progetto originale: ecco perché avrebbe dovuto seguire un iter del tutto diverso - ha spiegato Francesco Cereda, primo cittadino di Vimercate, intervenuto in piazza insieme ai colleghi del territorio - Da qui l’intenzione di affidarci a un legale per far valere le nostre ragioni. Che però la Regione non intende ascoltare. E’ da due anni che chiedevamo un incontro con l’assessore alla partita, ma non siamo mai stati ricevuti prima di due martedì fa, a una settimana dalla Conferenza dei Servizi di Roma, quando oltretutto la Giunta regionale aveva già espresso parere favorevole all’opera. E’ evidente che ci stiano prendendo in giro. Ma l’incontro al Ministero offre una possibilità di ascolto. Ecco perché è fondamentale che la società civile faccia sentire la propria voce, affinché chi decide senta la vostra e la nostra pressione".
Il sindaco di Bellusco
Un appello condiviso dagli altri colleghi presenti, come Mauro Colombo, sindaco di Bellusco, che ha ribadito come
"quello che per qualcuno è uno spazio vuoto da riempire (il verde della Brianza Est, ndr), per noi è una risorsa vitale che rischia di essere cancellato per sempre".
Il sindaco di Agrate
Durissimo anche il sindaco di Agrate, Simone Sironi:
"Quello della Dbreve è un progetto assurdo. Le alternative ci sono, ma Regione e Cal non le vogliono approfondire. Preferiscono basarsi su dati completamente errati, dimostrando di giocare una partita in totale malafede. Abbiamo il dovere di far conoscere a tutti questo scempio e di lottare fino alla fine. Le nostre azioni, supportate da quelle dei cittadini, andranno avanti finché qualcuno non metterà la parola fine a questo insensato progetto".
Il vicesindaco di Ornago
Presente anche il vicesindaco di Ornago, Gabriele Balconi, che in chiusura ha sottolineato come:
"questa sia una battaglia che non ha colori politici: è un problema del territorio ed è bello vedere che differenti Amministrazioni siano unite e concordi nel dire “no”. Questa è una grande dimostrazione di quello che la politica locale può e deve fare per il bene del territorio".