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Aggressioni sempre più frequenti in ambito sanitario
Gli istruttori della Polizia di Stato hanno accolto i primi 20 medici al corso di difesa personale
Sono 143 i medici della provincia di Monza e Brianza che nelle prossime settimane parteciperanno al corso di auto difesa in Questura
Alle ore 16, di oggi martedì 17 ottobre, presso la palestra della Questura di Monza, il Presidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della provincia di Monza e della Brianza, Carlo Maria Teruzzi, e il Questore Marco Odorisio hanno salutato il primo gruppo di 20 medici intenti ad esercitarsi con gli istruttori della Polizia di Stato, mettendo in pratica quelle tecniche di base al fine di poter gestire una criticità o una aggressione fisica.
Gli istruttori della Polizia di Stato hanno accolto i primi 20 medici al corso di difesa personale
Il Questore ha sottolineato lo spirito di servizio che accomuna i medici e i poliziotti nell’espletamento del loro lavoro quotidiano, e la bontà di questo partenariato volto a dare ai partecipanti quella gestualità semplice ed efficace per la liberarsi, ad esempio, da una presa al camice piuttosto che ai polsi o da uno strattonamento. Il Questore ha anche annunciato che, terminato questo primo ciclo di formazione, già dall’inizio del prossimo anno saranno organizzate ulteriori sessioni formative rivolte sempre ai medici.
Aggressioni sempre più frequenti
Il Presidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della provincia di Monza , Carlo Maria Teruzzi, nel ringraziare il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e la Questura di Monza e della Brianza per la disponibilità accordata a favore dei medici, ha sottolineato come nella quotidianità si verifichino sempre più spesso aggressioni verbali che talvolta sfociano in vere e proprie aggressioni fisiche come quella occorsa non molto tempo fa ai danni di una dottoressa all’interno del suo ambulatorio.
Il Presidente Teruzzi ha quindi evidenziato l’estrema utilità di far conoscere e sperimentale ai medici quei semplici percorsi che consentono loro di inertizzare una minaccia o di gestire anche situazioni di aggressività’ verbale.
Al termine del saluto le attività sono proseguite con i medici e gli istruttori che messo in pratica e mostrato alcune tecniche di liberazione da prese o di difesa da pugni o calci.
