Ecco «Magnolia», la nuova Oncologia che cura anche l’animo dei pazienti
Ospedale - Il reparto, trasferito dalla scorsa settimana nella nuova, diventa una casa...
Una nuova casa per l'Oncologia, colorata, poetica, immersa nell'arte. Una nuova casa che cura non solo il paziente, ma anche e soprattutto la persona.
Ecco «Magnolia», la nuova Oncologia che cura anche l’animo dei pazienti
Dalla scorsa settimana all'ospedale di Vimercate è attivo il nuovo reparto Magnolia che prende il posto del vecchio Bucaneve.
Una vera rivoluzione, voluta e guidata dal primario Salvo Artale e resa possibile anche e soprattutto grazie all'azione dell'Associazione Claudio Colombo per l'Oncologia onlus che ha finanziato, attraverso il progetto «Oncologia 3.0», buona parte degli interventi. Un progetto che cambia l'approccio al paziente, considerato a tutto tondo. Un'umanizzazione incominciata 15 anni fa ed estesa, attraverso la onlus, anche ai famigliari di chi è in cura, con una serie di servizi gratuiti. Progetto che nel tempo ha generato donazioni per decine di migliaia di euro.
Un'opera d'arte rispetto al vecchio reparto «perché l'Oncologia è lo specchio dell'ospedale», tengono a precisare il primario e il responsabile infermieristico Raffaele Maddalena, che dell'Associazione Claudio Colombo è il vicepresidente.
Il nuovo allestimento
Il nuovo allestimento prevede grandi stampe alle pareti, a cominciare dalla riproduzione, nella sala d'attesa all'ingresso, della Villa Reale di Monza. Lungo i corridoi, opere d'arte, la riproduzione di celebri brani letterari. Alle camere sono stati assegnati i nomi di grandi città italiane e capitali europee. A ciascuna anche un colore diverso. Un percorso culturale e di bellezza per alleggerire l'animo di chi è alle prese con patologie complicate.
Un nuovo approccio non solo nell'immagine ma anche nelle attenzioni e nei servizi. Su tutti la creazione di un'unità di terapia di supporto agli effetti collaterali dei trattamenti chemioterapici, «che consente di gestire i pazienti oncologici - spiega il primario - direttamente in reparto senza costringerli a passare per il Pronto soccorso». E ancora, un percorso dedicato ai pazienti dell'ematologia, un supporto psicologico e nutrizionale.
E, a proposito di nutrizione, c'è anche il progetto «Oncologia e cucina» voluto espressamente dal dottor Artale. Un progetto per associare alle terapie anche una proposta di sana alimentazione, «che punta alla normalità, senza eccessi». Con anche la possibilità per chi frequenta il reperto di inquadrare un qr-code con lo smartphone e scaricare ricette proposte anche da noti chef.
Una rivoluzione resa possibile grazie naturalmente agli importanti investimenti decisi dalla direzione dell'ospedale, ma che non può prescindere dal lavoro quotidiano assicurato da 8 tra infermiere e infermieri e 12 medici.
Sembra passato un secolo dal 2000 quando l'Oncologia di Vimercate era ospitata in un monolocale con 2 letti e 2 studi medici, nelle vecchie Medicine dell'ex ospedale di via Cereda, assicurando 700 giornate di day hospital all'anno.
«Ora abbiamo una proiezione di 14mila accessi annui tra ambulatorio (600 al mese) e day hospital - precisa il primario Artale - 5mila in più dal solo 2015. I posti nel Magnolia sono 6 in più del Bucaneve, le postazioni per le terapie sono raddoppiate (36)».
Dodici, come detto, i medici, 8 gli infermieri; per un bacino d'utenza che ormai non riguarda più solo la Brianza, ma anche parte della Bergamasca e la Martesana.
I tumori più diffusi anche tra i pazienti in cura a Vimercate riguardano la mammella e i polmoni. In notevole crescita quelli che colpiscono il colon, con un considerevole abbassamento anche della media di età dei pazienti.