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Per sistemare la piazza serve un milione e... fortuna

La Giunta Pilotto vuole sistemare la pavimentazione di area Cambiaghi a Monza, ma ha incontrato delle difficoltà

Per sistemare la piazza serve un milione e... fortuna
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Servirà almeno un milione di euro per il rifacimento di area Cambiaghi a Monza, ma soprattutto tanta fortuna.
La Giunta Pilotto non si arrende all’idea di riqualificare la pavimentazione della piazza del mercato, anche se ha incontrato più di un inconveniente, tanto che - se partiranno - i lavori dovranno attendere almeno la primavera del 2024 (e non la fine del 2023 come inizialmente ipotizzato).

Il rifacimento della piazza

In Consiglio comunale è stata votata la variazione di Bilancio che tra le altre cose ha aggiunto un tesoretto di 500mila euro ai 500mila già previsti per l’intervento sulla piazza che - ha avvertito l’assessore al Bilancio Egidio Longoni - si limiterà alla riasfaltatura della pavimentazione sconnessa della piazza monzese dove si tiene il mercato del sabato e non andrà a ridisegnare e riqualificare in altro modo la zona.

«Dopo 22 anni la sistemazione è sempre più urgente, abbiamo valutato con gli uffici che l’opzione migliore è l’adozione dell’asfalto stampato, più resistente anche all’uso della piazza per il mercato come si è già visto utilizzandolo in altri parti della città - ha spiegato Longoni - Sistemeremo tutta la parte a concessione comunale, tranne l’area dietro la concessionaria che è invece di competenza del privato».

La difficile trattativa

Ed è proprio la mediazione con il proprietario della piazza, l’Edilcentro, il punto più complicato dell’intera operazione, tanto che - ha ricordato in Aula anche l’ex assessore ai Lavori Pubblici, il leghista Simone Villa, nessuna Amministrazione è mai riuscita a intervenire sulla manutenzione dell’area.

Longoni però non si arrende: «Stiamo facendo il possibile, incontreremo il privato a novembre, sperando di definire con l’operatore come intervenire, proprio per evitare poi contestazioni, preferiamo concordare le fasi dei lavori, trovando un accordo. Non si può pensare di rimandarne ancora la sistemazione dopo 22 anni perché ormai è pericolosa e se non si arriva a una soluzione il rischio è arrivare a non poter più utilizzare la piazza».

Longoni aveva già spiegato che la speranza di riuscire a intervenire viene da un verbale del 1999 che sancisce l’uso pubblico della piazza e che quindi spetti al Comune la manutenzione pur non avendone la proprietà.

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