Spaccio nelle province di Como e Monza: otto arresti
L'indagine dei militari è partita dalla denuncia di un ucraino nei confronti di un gruppo di albanesi che lo accusavano del furto di una partita di droga.
I Carabinieri della Compagnia di Monza oggi, sabato 4 novembre, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di otto persone indagate a vario titolo in concorso per estorsione tentata, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Scoperta una fitta rete di spacciatori
L’indagine, coordinata dalla Procura di Monza, trae origine dalla denuncia sporta da un ucraino 29enne nei confronti di un gruppo di albanesi che lo accusavano del furto di una partita di droga. Quest’ultimi, per costringerlo a pagare quale risarcimento la cifra di 15mila euro, lo avevano aggredito a colpi di bastone provocandogli un trauma cranico. Le investigazioni hanno consentito di identificare gli autori dell’aggressione e di ricostruire una fitta rete di spacciatori attiva nelle province di Como e Monza, in grado di immettere sul mercato grossi quantitativi di cocaina (anche 10 chili).
La droga nascosta a Monza e Seveso
La droga veniva consegnata a domicilio oppure ceduta tramite appuntamenti concordati. Individuati due depositi utilizzati per nascondere la droga, fra i quali un condominio di Monza, dove erano stati depositati 600 grammi di cocaina e un appartamento a Seveso, dove due fratelli custodivano 16 chili di cocaina e 900 grammi di hashish, oltre a migliaia di euro in contati. Degli arrestati, 6 sono stati tradotti presso la casa circondariale e due sottoposti agli arresti domiciliari.