Trans alle urne: «Non molliamo di un centimetro sui nostri diritti»
La testimonianza della cesanese Thalia Taioli, 35 anni, dopo l’esperienza ai seggi elettorali con i registri per donne e uomini
«Esercitare il diritto al voto, a causa della divisione dei registri elettorali in base al genere, diventa un motivo di disagio». E’ il commento di Thalia Taioli, donna transgender 35enne di origini cesanesi, che domenica 22 è andata a votare per le Suppletive al seggio della scuola primaria Negri di Cascina Gaeta di Cesano Maderno.
Trans alle urne: «Non molliamo di un centimetro sui nostri diritti»
«Mi sono fatta coraggio e sono entrata con la scheda elettorale in mano, fregandomene di ogni giudizio, grazie anche al supporto del consigliere comunale Angelo Dolce che mi ha accompagnata - racconta la 35enne - Non ci sono stati commenti, ma è stato difficile vedere lo scrutatore passare la mia scheda elettorale al collega della fila degli uomini. La divisione dei registri elettorali tra maschi e femmine non ha nessuna ragione di esistere, un’altra espressione del binarismo ancora molto radicato nella nostra società».
I registri elettorali, per legge, sono divisi in base al genere e questo è motivo di disagio per le persone transgender o non binarie o che non si riconoscono nel genere maschile e femminile.
L'udienza
«L’iter per modificare i documenti è lungo e costoso: molti non se la sentono di affrontarlo - spiega Thalia Taioli - Proprio nelle scorse settimane c’è stata l’udienza per il cambio del mio nome sui documenti. Trovo assurdo dover passare dal Tribunale per essere chi sono, aspettando anche per mesi una decisione. Dove lavoro da anni, invece, non ho avuto problemi, anzi hanno cambiato nell’indirizzo mail e in tutti i documenti il mio nome con quello di elezione». Taioli ha iniziato il suo percorso di transizione nel 2020, un cammino complesso, non solo dal punto di vista burocratico. «In realtà è iniziato tutto quando avevo sei anni: ho precisi ricordi – spiega – Con il mio primo stipendio ho comprato abiti femminili, anche se so bene che espressione di genere e identità di genere sono due concetti diversi. Il mio percorso è stato faticoso anche per lo stigma sociale che c’è ancora verso le persone trans».
La richiesta
Al Comune di Cesano la 35enne chiede un passo in avanti. «Vorrei che le file elettorali venissero divise in ordine alfabetico e non in maschi e femmine. Se in Municipio volessero fare un passo in più chiederei anche l’identità alias sui documenti di competenza del Comune, come la tessera della biblioteca. Senza nascondersi dietro l’alibi del “piccolo Comune di provincia”. Alle persone, invece, ricordo che esistiamo e non siamo dei mostri. Noi persone in transizione di genere e membri della comunità Lgbtqia+ non dobbiamo, invece, mollare neanche di mezzo centimetro sui diritti, anche se è molto faticoso».
La riflessione di Angelo Dolce (Passione Civica): «No a umiliazioni e abusi»
Ad accompagnare Thalia Taioli a votare, in uno dei seggi allestiti alla scuola primaria Negri di Cascina Gaeta, ci ha pensato il consigliere comunale Angelo Dolce (Passione Civica).
«Una piccola grande azione concreta che ha contribuito a fare sentire meglio una persona, ed essere vicini alla quotidianità dei cittadini è uno degli obiettivi di Passione Civica, così come lo sono le battaglie che mettono al centro i diritti - commenta Angelo Dolce - A volte non ci accorgiamo, ma ci sono alcuni contesti che nella loro semplicità possono essere ugualmente discriminanti, come la divisione per genere dei registri elettorali, una mera scelta logistica».
Per chi ha intrapreso un percorso di riattribuzione di genere, questa divisione significa esporsi forzatamente davanti a degli estranei.
«È un fardello psicologico pesante che può esporre a umiliazioni e abusi - continua il consigliere - Molte persone chiedono di farsi accompagnare, come in questo caso, o rinunciano al proprio diritto di voto. Basterebbe cambiare la divisione delle file al seggio e sostituirla con una per ordine alfabetico: dalla A alla L da una parte, dalla M alla Z dall'altra. Comuni come Milano e Bologna lo hanno già fatto».
Per Passione Civica queste sono riflessioni molto importanti.
«Sono contento che siano tematiche al centro anche di questa Amministrazione - conclude Dolce - Lo dimostra la concessione del patrocinio all’ultimo Brianza Pride, la prima volta per Cesano Maderno»