Una grande festa per commemorare Nar, "l'uomo con il sorriso"
In 250 sabato pomeriggio per commemorare e continuare a far vivere il ricordo di Narou Dareyn, conosciuto da tutti come Nar, scomparso nel 2016 a soli 49 anni
La comunità di Cavenago si è stretta in Villa Stucchi per ricordare e commemorare uno dei personaggi più influenti e storici del paese: Narou Dareyni, conosciuto da tutti come Nar, scomparso a soli 49 anni nel 2016. Almeno 250 le persone, che sabato pomeriggio si sono ritrovate per ricordare la splendida persona che è stata in vita.
Un'intera comunità per ricordare Nar
Nar e il suo ricordo continuano a vivere nella comunità cavenaghese. Arrivato in Italia alla fine degli anni ‘80 dal Senegal, si era fin da subito integrato nella società cavenaghese. "Aveva sempre il sorriso": questo è stato il principale ricordo che è emerso da tutti i partecipanti, che si sono riuniti in sua memoria. Ed era davvero così, Nar aveva sempre il sorriso, ovunque fosse e per chiunque lo incontrasse.
La targa in Villa Stucchi
Purtroppo, Nar è volato via troppo presto, a soli 49 anni nell’ottobre 2016. Da subito un grande vuoto lasciato nella comunità, motivo per cui i cavenaghesi avevano chiesto all’Amministrazione comunale di apporre una targa in sua memoria, che venne proprio posta in Villa Stucchi nel 2019 e che per la commemorazione di quest’anno è stata sostituita con una nuova.
La celebrazione
Il momento di commemorazione è iniziato con la preghiera. I partecipanti della comunità senegalese di Nar hanno cantato, pregato e molti di loro pianto, perché nonostante siano passati ormai diversi anni dalla sua scomparsa, risulta ancora impensabile che un uomo dal cuore così buono non ci sia più. Presenti anche moltissimi italiani che con Nar hanno condiviso una parte di quel cammino chiamato vita e che oggi lo ricordano come un amico vero che tanto si è speso per la comunità.
Presente anche l'Amministrazione comunale
Presente anche il vicesindaco Giacomo Biffi, l’assessore al Bilancio Clara Colombo e l’assessore allo Sport e Ambiente Michela Rigato.
"Per noi è un onore essere qui con voi oggi per commemorare quello che è stato un amico, un fratello, un confidente fedele e leale – ha affermato il vicesindaco Biffi – Essere qui vuol dire anche entrare nel vostro mondo, che molte volte ci appare lontano, ma che se vi partecipiamo con questo grande entusiasmo ci porta ad essere più vicini di quanto possiamo credere".
L'uomo "sempre con il sorriso"
Nar, non era solo conosciuto per la sua personalità, che non passava mai inosservata, ma anche e soprattutto per la sua storia. L’uomo era stato il primo giovane di colore a giungere nell’allora piccolo paesino brianzolo alla fine degli anni ‘80. Molti i ricordi letti dei suoi amici più stretti, che hanno voluto lasciare testimonianza di Nar, come questa di seguito:
"Ricordo che era sempre solare e allegro. Una volta ero a casa con mia moglie e i miei figli, quando ad un certo punto hanno citofonato. Era Nar. Lo feci salire in casa e mi disse che voleva solo salutare me e la mia famiglia e sapere se fosse tutto a posto. Non potevo crederci, anche mia moglie era rimasta scioccata. Quale persona, dopo una giornata di lavoro, impegni e fatica, pensa ad andare a trovare un amico solo per sapere come sta? Lui era così. Era fatto di piccoli gesti, ma che facevano sempre una grande differenza".
Come detto, una grande festa, tante preghiere e molte lacrime, ma anche sorrisi, gioia e felicità, perché tutti in fondo sanno, che Nar l’avrebbe vissuta così, come una grande festa in compagnia della sua amata comunità.