Antonio Albanese in sala a "The Space" con "Cento domeniche"
L'artista lecchese alle Torri Bianche per la prima nazionale del suo ultimo film.
Tutto esaurito ieri sera, mercoledì 22 novembre, al cinema multisala "The Space Cinema", alle Torri Bianche di Vimercate, per la prima nazionale di "Cento domeniche", ultimo film da regista e attore protagonista dell'artista lecchese Antonio Albanese, per l'occasione presente in sala.
Albanese presente alla prima nazionale
Il primo di un nuovo format di eventi live proposti da "The Space", che ha scelto proprio Vimercate per la prima in collegamento con altre sale.
La pellicola girata nel paese dove Albanese ha vissuto
Prima della proiezione Albanese ha risposto alle domande del giornalista Omar Schillaci introducendo una pellicola dai contenuti duri e crudi (questa volta non si ride) girata interamente nella sua Olginate, in provincia di Lecco.
Un film-denuncia
Un film che tratta, senza filtri, quasi come se fosse un documentario, del tema drammatico delle tantissime persone, gente comune, finite sul lastrico a causa delle crisi e dei crac delle banche.
La trama
In particolare “Cento Domeniche” racconta la storia di Antonio, ex operaio di un cantiere nautico, che gode di una vita tranquilla tra partite di bocce con gli amici, l'assistenza alla madre anziana, una solida amicizia con la sua ex moglie ed Emilia, la sua amatissima figlia. Quando quest’ultima annuncia il suo desiderio di sposarsi, Antonio è colmo di gioia e decide di regalarle il ricevimento dei loro sogni, utilizzando i risparmi di una vita. La banca di cui Antonio è sempre stato cliente sembra però nascondere qualcosa: i dipendenti sono improvvisamente evasivi e il direttore cambia in modo sospetto. Finanziare il matrimonio di sua figlia si rivela essere così un’ardua impresa, contro ogni previsione.
"Passo da Vimercate ogni settimana, questo è un territorio a me molto caro"
"Passo quasi ogni settimana da Vimercate per andare a Lecco a trovare la mia mamma - ha esordito Albanese in sala prima della proiezione concedendosi anche qualche battuta e qualche parola in dialetto - E da ragazzino venivo fino a qui con il motorino. E' un territorio che conosco, a me molto caro. Un territorio di persone per bene. Come per bene è Antonio Riva, il protagonista di questo film, uno di noi, uno come noi, uno come me".
"Una storia piccola ma universale"
Albanese ha infatti ricordato di aver lavorato come operaio, prima di intraprendere la carriera di artista, proprio alla stesso tornio e nella stessa ditta del protagonista del film.
"E ho frequentato quotidianamente gli stessi luoghi di Antonio - ha raccontato ancora - Ho voluto raccontare una storia piccola ma al tempo stesso universale. La storia di chi sostiene ogni giorno con il suo lavoro questo Paese, anche la domenica. Il titolo prende spunto dal nome che un amico di mio padre diede alla sua casa costruita con le proprie mani nel fine settimane, in 100 domeniche appunto".
Albanese ha tenuto a sottolineare di non voler denunciare un "sistema delle banche" nel suo complesso, ma di voler mettere in guardia dalle poche mele marce presenti che possono portare al disastro. "Persone - ha spiegato - che infettano il sistema".
Poi la proiezione della pellicola, che tiene con il fiato sospeso per un'ora e mezza in un crescendo di ansia e di immedesimazione nel protagonista. Il tutto accompagnato immerso nella semplicità della quotidianità di un luogo di provincia, dove anche i rumori contribuiscono a raccontare una storia tragica.