Pochi impianti per allenarsi, ma Majestic Volley non molla: «Vogliamo rimanere a Seregno»
La società sportiva, rimasta senza la palestra di via Briantina, chiede collaborazione e rilancia
«Siamo in grave difficoltà con gli spazi a Seregno in seguito agli interventi di ristrutturazione delle palestre degli istituti Bassi e Levi, rischiamo di chiudere la società pur avendo più di 150 iscritti. Considerato l’entusiasmo dei nostri associati, però, vogliamo portare avanti l’attività qui sul territorio di Seregno perché siamo un gruppo forte e tenace. Ma per farlo abbiamo bisogno di aiuto dalle istituzioni e dai privati: insieme possiamo superare le difficoltà».
Pochi impianti per allenarsi, ma Majestic Volley non molla
È il messaggio forte e chiaro che lancia Mariella Valtorta, psicologa e direttrice sportiva della Majestic Volley da lei fondata nel 2011 e di cui il marito, Umberto Garofalo è presidente.
Dall’inizio dell’anno sportivo l’Asd Majestic Volley è priva della palestra degli istituti scolastici provinciali Bassi - Levi, inagibile per lavori di manutenzione straordinaria iniziati nel marzo scorso. Doveva essere riconsegnata a fine settembre, ma così non è stato a causa del continuo rinvio della fine dei lavori e il sodalizio sportivo si è ritrovato senza trentadue ore settimanali per la preparazione degli atleti. In tutto 27 spazi d’allenamento di due ore in meno, visto che in palestra c’è spazio per due campi da volley, recuperati soltanto in parte in altri impianti messi a disposizione dalle società sportive, se e quando possibile.
Un disagio tutt’altro che banale, che costringe gli allenatori a rimodulare ogni settimana il planning degli allenamenti, con sedi e orari sempre differenti. In questi mesi i ragazzi stanno usando prevalentemente il Palastadio, ma quasi sempre gli allenamenti si svolgono congiuntamente con due squadre arrivando addirittura ad avere contemporaneamente in palestra 36 atlete e atleti appartenenti alle due prime squadre del sodalizio. Ne consegue che il rendimento nei campionati è peggiorato per questa preparazione «spezzatino».
Le difficoltà
Valtorta spiega che il gruppo, pluripremiato anche al Galà dello Sport, attualmente continua a mantenere la testa della classifica in Under 14, ma stanno rallentando le loro potenzialità di crescita. Il minivolley e le due squadre Under 12, da poche settimane, utilizzano la palestrina del Bassi - Levi, trovandosi purtroppo in uno spazio ristretto rispetto ai numeri degli atleti presenti. Altre squadre ruotano tra i campi delle scuole Rodari, Moro e Collegio Ballerini (quattro ore a carico del Comune), ma le difficoltà non sono poche.
Eppure la Majestic Volley coinvolge oltre 150 atleti, dai bambini fino agli ultra ventenni: nel gruppo la prevalenza è femminile, con una decina di squadre fino alla Seconda divisione, le squadre maschili sono due composte da 25 atleti, mentre lo staff tecnico è formato da quindici allenatori; dieci i dirigenti e numerosi i soci sostenitori che si occupano di referto gara e arbitraggio.
"Questa situazione si poteva evitare con una migliore organizzazione"
«Devo ringraziare per la tolleranza e la disponibilità i ragazzi, i genitori e gli allenatori, che hanno dovuto aumentare la presenza in campo a causa degli orari scombinati e lo spostamento fra le sedi - spiega Valtorta - Con più atleti in campo è altissimo il rischio di infortuni e deve esserci anche una maggiore sorveglianza da parte degli allenatori: per queste difficoltà è raddoppiato il loro compenso e sono aumentate anche le attività burocratiche per la segreteria. Già a luglio, dopo il sopralluogo nelle palestre a seguito del maltempo, avevo presentato alla Consulta dello Sport il problema della palestra nel plesso scolastico di via Briantina, purtroppo non è stata percepita la gravità del problema e l’impatto che avrebbe avuto in seguito.
Ritengo inopportuno lavorare alla “solita maniera” rimbalzando il problema alla magnanimità dei presidenti delle altre società. L’Asd Majestic Volley non vuole portare via spazi a nessuno, anzi, ci rendiamo disponibili per migliorare modalità gestionali arcaiche. Ringraziamo a gran voce chi ha visto la nostra sofferenza e si è prodigato per venirci incontro prestandoci delle ore a loro assegnate: Atletica 5 Cerchi, Camosci, Unitel, Mirò Dance, Basket Seregno e Basket San Rocco, Salus 1902. Ma ci resta l’amaro in bocca, perché questa situazione si poteva evitare con una migliore organizzazione all’inizio della stagione».
«Ci avevano assicurato la fine dei lavori a settembre e invece l’impianto è ancora indisponibile: da febbraio speriamo nella nuova palestra che si sta realizzando in via Otto Marzo, ma ci vorrebbe un miracolo...».
Il ritrovo al cineteatro
La Majestic Volley investe molto nell’attività sportiva per mantenere unito il gruppo, proprio per questo, domenica 12 novembre al cineteatro San Rocco, settantuno fra dirigenti, allenatori e atleti (dai 14 anni in avanti) hanno assistito insieme al film «C’è ancora domani» di Paola Cortellesi:
«Abbiamo scelto questo film perché la nostra società è prevalentemente femminile. Per esperienza personale ritengo che le donne debbano superare molte resistenze per vedere realizzato il frutto del loro lavoro. Crediamo nella critica costruttiva. Majestic Volley non vuole diventare più grande di quella che è. Credo che sia meglio distribuire gli atleti fra più associazioni e più discipline per una migliore qualità della crescita sportiva e personale delle ragazze e dei ragazzi: in questo spero che Seregno possa diventare lungimirante maggiormente oggi che è Città europea dello sport, cercando di limitare il campanilismo fra le società sportive che vogliono l’egemonia sul territorio.
L’umiltà di tutti porta a migliorare. Anche e soprattutto con la collaborazione degli sponsor, ai quali ci rivolgiamo per fronteggiare i cambiamenti a cui le associazioni sportive stanno andando incontro vista la Riforma dello sport dell’1 luglio 2023 che, sostanzialmente, migliora lo sport per i lavoratori, ma aumenta le incombenze per le società. Ci sono due società, come il Centro Cultura e Sport o il Tennis Tavolo del Lazzaretto, che dopo molti anni oggi non sono più sul nostro territorio; un peccato e non vogliamo che si ripeta».