Villasanta

Al via la progettazione per il nuovo asilo Tagliabue

L’asilo sarà sostenibile e tecnologico, valorizzerà gli spazi all’aperto e avrà ambienti in grado di contribuire alla funzione pedagogica e formativa.

Al via la progettazione per il nuovo asilo Tagliabue
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Nella giornata di venerdì 1 dicembre, la Giunta di Villasanta ha approvato il Documento di indirizzo e progettazione per la nuova Scuola dell’Infanzia Tagliabue. L’asilo sarà sostenibile e tecnologico, valorizzerà gli spazi all’aperto e avrà ambienti
in grado di contribuire alla funzione pedagogica e formativa.

Al via la progettazione per il nuovo asilo Tagliabue

La procedura scelta è il concorso di progettazione in due fasi, promosso dal Comune, con la Provincia di Monza e Brianza come Stazione appaltante e la collaborazione dell’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia, con la supervisione del CNAPPC (Consiglio Nazionale Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori).

La pubblicazione del bando avverrà presumibilmente entro la fine del 2023. Seguirà la prima fase del concorso durante la quale la Commissione giudicatrice selezionerà le migliori 5 proposte ideative. Queste saranno ammesse alla seconda fase e valutate dalla stessa Commissione, che formulerà la graduatoria, individuando la proposta progettuale vincitrice.

Le due fasi concorsuali verranno espletate con la piattaforma informatica messa a disposizione gratuitamente dal Consiglio Nazionale Architetti (www. concorsiawn.it). La commissione sarà composta da un numero dispari di esperti, individuati dai soggetti coinvolti (Comune, Provincia, Ordini professionali). Il soggetto vincitore completerà la prima fase progettuale e procederà con la progettazione esecutiva.

Caratteristiche

Il Dip definisce le caratteristiche strutturali, energetiche e di funzione che l’edificio avrà. Il documento è stato redatto in collaborazione con gli architetti che supportano l’Ufficio tecnico per tutta la procedura del concorso. Obiettivo ultimo: creare una struttura moderna, inclusiva, con alti standard antisismici e aree verdi. La sostenibilità sarà un elemento centrale. In programma c’è l’uso di materiali e tecnologie innovative per il contenimento dei costi energetici e di fonti rinnovabili.

Le finiture e i materiali utilizzati dovranno assicurare prestazioni di resistenza e durabilità per ridurre al minimo la manutenzione straordinaria. Il plesso sarà dotato di un sistema di recupero delle acque piovane per usi non potabili; di un impianto fotovoltaico; di apparecchiature idrosanitarie con riduttori di flusso e di pressione per contenere gli sprechi. Previsto anche il rispetto del principio DNSH “Do No Significant Harm” che allineerà l’edificio agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in coerenza con il Green Deal Europeo.

Gli spazi

Gli alberi esistenti, soprattutto se di consistente dimensione, dovranno essere preservati se possibile. Il giardino sarà uno spazio didattico a tutti gli effetti con il quale le aule dovranno interagire. Lo faranno tramite spazi aperti ma coperti di mediazione tra l’edificato e il verde. All’interno, invece: aule connesse a internet, saloni comuni, spazi per il riposo, pareti realizzate con materiali “disegnabili” oltre a tutti i servizi di base, in modo da poter accogliere 6 sezioni per circa 150 bambini.

Le disposizioni sono state definite dopo avere recepito le indicazioni delle docenti della scuola dell’Infanzia. Infine, un ulteriore criterio previsto è quello dell’accessibilità: l’asilo dovrà essere privo di barriere architettoniche e adeguato anche alla fruizione di famiglie, anziani e pubblico in generale.

I costi

Effettuati gli approfondimenti, i tecnici hanno valutato il valore dell’opera pari a 3 milioni 315mila euro. Il valore del concorso (corrispettivi progettazione, fattibilità tecnica economica, premi vincitore e selezionati in graduatoria, progettazione esecutiva, altre voci minori) ammontano a 395.000 euro. Terminato il concorso verrà allestita una mostra con gli elaborati.

Ristrutturare l’edificio è stato considerato dall’ingegnere incaricato di svolgere l’indagine statica troppo dispendioso a fronte di un livello qualitativo che non supererebbe il 60% di quello garantito da un nuovo stabile, in temini di standard antisismici, di sostenibilità e funzionalità.

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