Investito da un'auto mentre attraversa la strada, muore il suo cagnolino
E' successo Mezzago, in XXV Aprile: l'uomo è ancora ricoverato al San Gerardo.
Investito da un'auto mentre attraversa la strada, muore il suo cagnolino. E' successo martedì a Mezzago, in via XXV Aprile: per il piccolo barboncino non c'è stato nulla da fare. L'uomo, un 73enne residente in paese, è ancora ricoverato all'ospedale San Gerardo di Monza: le sue condizioni non sembrano essere preoccupanti.
La dinamica dell'incidente
Il drammatico incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì, poco prima delle 17. Un uomo di 73 anni, residente in paese, è stato investito mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, in via XXV Aprile. A colpirlo un'automobile guidata da un'ultraottantenne, anch'egli di Mezzago. Le condizioni dell'uomo sono apparse serie, ma non gravi: il 73enne è stato soccorso in codice giallo da un'ambulanza e un'automedica. Dopo essere stato stabilizzato sul posto, il mezzaghese è stato trasferito sempre in codice giallo all'ospedale San Gerardo di Monza, dove si trova tutt'ora ricoverato. Ad avere la peggio nell'incidente è stato però il cagnolino che camminava a fianco dell'uomo: per il barboncino bianco, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Fatale l'impatto con l'automobile. Sul posto erano presenti anche gli agenti del corpo di Polizia locale Brianza Est, che hanno ricostruito la dinamica dell'incidente e ritirato la patente all'automobilista.
Due ragazze investite in mattinata
Quella di martedì è stata una vera e propria giornata nera per i pedoni sul territorio di Mezzago. In mattinata, infatti, due ragazze sono state investite lungo la Sp2 all'altezza del confine con Bellusco, in prossimità della fermata del pullman. Le due giovani stavano attraversando il Provinciale, quando sono state colpite da un'auto guidata da un 35enne residente nella bergamasca. Ad avere la peggio una ragazza del 2008 di Vimercate: soccorsa in codice verde, è stata dimessa dall'ospedale San Gerardo di Monza con una prognosi di ben 30 giorni. Meno gravi le condizioni di salute dell'amica, una 20enne di Trezzo, dimessa con 10 giorni di prognosi.