Autodromo ecco tutte le condanne
Tre anni e dieci mesi la sentenza decisa per l'ex direttore generale del circuito Enrico Ferrari

Sono cinque le condanne decise dal Tribunale di Monza al termine del maxi processo «Autodromo»
Tutte le sentenze
Tre anni e dieci mesi la condanna decisa per l'ex direttore generale del circuito Enrico Ferrari, accusato di turbativa d'asta e usura; due anni e nove mesi quella di Giuseppina Panuccio, ex dipendente dell'ufficio sviluppo economico del Comune di Monza; un anno e sei mesi con pena sospesa quella di sua figlia Federica Evangelista; otto mesi per l'ex dirigente del Comune di Monza Mauro Ronzoni e sei mesi per Silvia Villa, legale rappresentante del campeggio interno all'Autodromo.
Chi è stato assolto
Assolti dall'accusa di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni Giorgio Beghella Bartoli e Stefano Tremolada, rispettivamente ex direttore tecnico di circuito ed ex responsabile della manutenzione del circuto, così come Francesco Falsetti, ex comandante della Polizia Locale di Biassono, Marco Luca Villa di Acp Promotions (la cui assoluzione è stata chiesta dall'accusa), Gianni Zongaro e Davide Galbiati.
L'inchiesta
Le indagini partirono nel 2012 a seguito di un esposto presentato in Procura da Paolo Guaitamacchi, presidente Sias, la società che gestisce l'autodromo, per il biennio 2010/2012, sulla gestione del circuito. A finire nel mirino degli investigatori, inizialmente coordinati dai Pm monzesi Walter Mapelli e Caterina Trentini, fu anche la gara di Superbike del 2012 durante la quale (per l’accusa) a causa di alcune bolle d'acqua in pista non segnalate, erano caduti cinque piloti. Sias riceverà, come deciso dai giudici, un risarcimento da stabilirsi in sede civile. All’apertura del processo la richiesta formulata come costituzione di parte civile fu di un milione di euro.