«Rischio di crolli, topi e piccioni» Via Macallè, residenti esasperati
Al Lazzaretto degrado a causa dell’edificio dismesso. Gli abitanti chiedono l’intervento del Comune
«L’edificio dismesso in via Macallè attira topi e piccioni che creano degrado e problemi alla case circostanti».
Lo affermano i residenti del condominio al civico 44, al Lazzaretto a Seregno, che si trova proprio di fronte alla vasta area dismessa ormai da parecchi decenni. Una vicenda annosa, con decine fra segnalazioni ed e-mail indirizzate dai residenti agli uffici comunali per chiedere un intervento di messa in sicurezza dell’immobile. Ma finora la Polizia Locale ha soltanto messo un nastro bianco e rosso, al margine del marciapiede.
«Rischio di crolli, topi e piccioni» Via Macallè, residenti esasperati
«Ci sono tegole pericolanti, come il comignolo e l’antenna della tv che si piega quando c’è vento forte - commenta Enzo Colace a nome degli altri condomini - I due balconi sono proprio sopra la fermata dell’autobus e dello scuolabus: nell’ultimo nubifragio scendeva una cascata d’acqua e temiamo che ci possa essere qualche distacco».
C’è poi il problema dei topi e dei piccioni che abbondano nell’area dismessa privata e poi si spostano dalla parte opposta della strada.
«Sul tetto del condominio, che abbiamo rifatto, abbiamo messo i pannelli solari, ma vengono ricoperti dal guano dei piccioni, che si infilano anche fra i coppi. E tutti questi volatili creano anche gli scarafaggi: li troviamo sul tetto, sulle scale, in cantina, qualche volta anche negli appartamenti».
La lettera all'Ats
L’amministratore del condominio ha inviato una lettera ad Ats Brianza per segnalare che lo stato di abbandono dell’edificio antistante «favorisce il formarsi di colonie di piccioni e animali infestanti, che si avvicinano al condominio alla ricerca di cibo». Circa ogni tre mesi i condomini chiamano una ditta di disinfestazione, «che ha spiegato quali problemi possono provocare questi animali, anche soltanto tramite le inalazioni delle deiezioni».
Al terzo piano un residente ha collocato sul balcone dei dissuasori per i piccioni, altri ricorrono ad abbondanti insetticidi e c’è persino l’ipotesi di realizzare un campo magnetico sul tetto per disorientare i piccioni, «ma ci vuole una bella cifra. Intanto continuiamo a spendere per la ditta specializzata: l’ultimo intervento per la bonifica del guano ci è costato 2.500 euro. Finora le e-mail al sindaco e all’ufficio Ecologia non hanno prodotto nulla e pensare che lì accanto stanno costruendo le case comunali a impatto zero...».
I problemi non si riscontrano soltanto in via Macallé, ma anche nella strada laterale che conduce verso via Reggio dove scorrazzano i roditori.
Un giorno il proprietario dell’area abbandonata ha riferito ad alcuni residenti che ci sono problemi con il Comune per edificare e così, dopo oltre quarant’anni, i residenti del Lazzaretto devono convivere (ancora) con questo spettacolo, si fa per dire…