Processo Seregnopoli sull'urbanistica: tutti prosciolti dalle accuse
La sentenza del Tribunale di Monza. Nessuna condanna per gli ex sindaci Edoardo Mazza e Giacinto Mariani, l'ex consigliere comunale Stefano Gatti, il costruttore Antonino Lugarà oltre ai dirigenti e funzionari comunali
Poco fa presso il Tribunale di Monza si è concluso il processo sulla presunta corruzione nell'urbanistica presso il Comune di Seregno. La sentenza è stata emessa dal collegio presieduto da Letizia Anna Brambilla. Corruzione, ma anche abuso d'ufficio e usura le contestazioni a vario titolo.
Urbanistica, tutti prosciolti
Nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 11 dicembre, l'epilogo del processo noto con il nome Seregnopoli. Nel principale filone d'accusa sulla presunta corruzione nell'urbanistica prosciolti da tutte le accuse l'ex sindaco Edoardo Mazza, l'ex sindaco Giacinto Mariani, l'ex consigliere comunale Stefano Gatti oltre ai dirigenti e ai funzionari comunali e all'imprenditore Antonino Lugarà, che invece è stato condannato per l'accusa di usura a 4 anni e mezzo.
I primi commenti dopo la sentenza
La pubblica accusa era rappresentata dai pm Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo. "Piena soddisfazione" il primo commento a caldo dell'avvocato Lorenzo Bertacco, difensore di Edoardo Mazza insieme all'avvocato Antonino De Benedetti.
Il dettaglio della sentenza
Assoluzione anche per l'ex assessore regionale Massimo Ponzoni, per i dirigenti e funzionari comunali Franco Greco, Mauro Facchinetti, Carlo Santambrogio, Antonella Cazorzi e Biagio Milione. Cadute anche le accuse di corruzione all’ufficiale giudiziario Vincenzo Corso da parte, secondo i pm, di Ponzoni e Lugarà. L'altra condanna è quella a 3 anni e 3 mesi per usura ad Angelo Bombara. Prescrizione, infine, per l'ex funzionario della Procura di Monza, Giuseppe Carello.