Sicurezza sul lavoro: ruoli e obblighi

Quando si parla di sicurezza sul lavoro si fa riferimento all’insieme di attività che un datore di lavoro e tutti i lavoratori sono tenuti a mettere in atto per fare in modo che possano essere garantite le necessarie misure di protezione e di prevenzione. Al giorno d’oggi la sicurezza sul lavoro rappresenta un obbligo e al tempo stesso un diritto: le aziende, infatti, sono obbligate a conoscere in maniera approfondita i rischi a cui sono sottoposti gli operatori, e per questo devono identificare i comportamenti e gli strumenti che occorrono per eliminare o comunque ridurre gli incidenti sul lavoro. Frequentare un corso sicurezza sul lavoro è un obbligo per tutti i lavoratori, con declinazioni diverse a seconda del tipo di azienda in cui si è impiegati.

Come si garantisce la sicurezza sul lavoro

L’ambito della sicurezza sul lavoro comprende l’insieme di azioni che sono mirate ad assicurare, in un’azienda, l’incolumità dei lavoratori. A garantire la sicurezza provvedono misure di protezione, di prevenzione e di controllo, che sono finalizzate a minimizzare i rischi, tutelando la salute e l’incolumità dei lavoratori. Il Testo unico per la sicurezza sul lavoro, compreso nel D. Lgs. n. 81 del 2008, è l’insieme di norme che definiscono e identificano la sicurezza sul posto di lavoro. Si tratta, insomma, delle norme che devono essere seguite non solo dai lavoratori, ma anche dai consulenti e dai dirigenti per tutelare l’incolumità e la salute di chi si trova in azienda. Questo decreto include gli obblighi a carico di tutti i soggetti che sono coinvolti nel comparto della sicurezza sul posto di lavoro.

I corsi per la sicurezza

In base a quanto previsto dal Testo Unico per la sicurezza sul lavoro, è necessario seguire dei cicli di formazione che hanno lo scopo di garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Si tratta di corsi obbligatori, comprensivi di un modulo generale e di un modulo specifico: il primo, dopo che è stato conseguito, non scade mai; il secondo, invece, richiede un aggiornamento da effettuare una volta ogni cinque anni, e cambia a seconda delle mansioni svolte e del tipo di azienda in cui si è impiegati. Tutte le aziende, inoltre, sono tenute a dirigere il documento di valutazione dei rischi, in cui si fa riferimento ai rischi che i lavoratori incontrano in ambito aziendale e alle misure di sicurezza e di prevenzione che devono essere adottate.

Il ruolo del datore di lavoro

Dal punto di vista giuridico, il datore svolge un duplice ruolo di responsabile e di garante in materia di sicurezza e salute sul posto di lavoro. Egli è chiamato a seguire e mettere in pratica la normativa in vigore, affinché possa essere assicurata la necessaria applicazione delle misure operative e di prevenzione che sono finalizzate a eliminare o a limitare eventuali rischi per i lavoratori. Ecco perché il datore di lavoro ha l’obbligo di stilare il documento di valutazione dei rischi, fornendo ai lavoratori la formazione necessaria in materia di rischi esistenti sul posto di lavoro. Più in generale, è compito del datore di lavoro offrire un ambiente di lavoro sicuro e accertarsi che i dipendenti rispettano e mettano in pratica le norme antinfortunistiche.

Gli obblighi

Il datore di lavoro deve, in qualità di solo responsabile della sicurezza in ambito aziendale, organizzare i corsi di formazione, e i relativi aggiornamento, per i preposti, per i dirigenti e per i lavoratori. A lui spetta, inoltre, la nomina del medico competente per la sorveglianza sanitaria e del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Ancora, è dovere del datore di lavoro compilare i piani di gestione delle emergenze, con tutte le misure del caso. Oltre al datore di lavoro, la sicurezza in azienda è gestita, in declinazioni differenti, anche dal medico competente, dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

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