Renate, il parchetto pubblico dedicato ai Maestri del Lavoro
Questa mattina, sabato, il taglio del nastro alla presenza delle autorità civili, militari e religiose
Un «segno di gratitudine» per chi si è distinto sul luogo di lavoro per perizia, attenzione alla sicurezza, laboriosità, innovazione e insieme «un promemoria per le generazioni future» a cui questi lavoratori speciali trasmettono la propria esperienza, entrando nelle scuole una volta in pensione.
Così il sindaco di Renate Matteo Rigamonti ha motivato l’intitolazione del parco giochi di via Gramsci ai «Maestri del lavoro» in un anno, il 2023, particolarmente significativo in quanto ricorrono i cento anni dell'istituzione della Stella al Merito del Lavoro.
Il taglio del nastro
Il taglio del nastro si è tenuto questa mattina, sabato 16, alla presenza di autorità, renatesi e associazioni, a partire dalla Protezione civile che ha garantito la sicurezza in collaborazione con la Polizia locale.
Accanto al primo cittadino, il suo vice Luigi Pelucchi che ha scoperto la targa posta all’ingresso del giardinetto sulle note dell’Inno di Mameli suonate dalla Triuggio Marching Band; Federico Romani, presidente del Consiglio regionale; il luogotenente Marco Verrecchia, comandante della stazione dei Carabinieri di Besana, e Marco Cantù, console provinciale dei Maestri del lavoro.
"Commossi e onorati"
«Siamo commossi e onorati», ha detto Cantù dal palco allestito per l’occasione, ringraziando poi sentitamente sindaco e Giunta e sottolineando il «legame indissolubile con la comunità renatese». Il parroco don Claudio Borghi ha impartito la benedizione con un’attenzione particolare «alla dignità e sicurezza sul lavoro, alla giusta remunerazione, al bilanciamento tra progresso tecnologico e salvaguardia dell’uomo e dell’ambiente, alle nuove generazioni».
La mattinata si è chiusa con un lauto rinfresco sotto il gazebo colorato dal gonfalone giallo della «padrona di casa» Gesola.