Trasporti

Metro a Monza, avviati gli espropri per la Lilla. Ecco la guida

La procedura consentirà di assegnare i lavori entro la fine del 2024 per terminare nel 2031

Metro a Monza, avviati gli espropri per la Lilla. Ecco la guida
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Eppur si muove. In settimana è arrivata una notizia che fa sentire meno lontana e inarrivabile la metro 5 a Monza: l’avviso dell’avvio del procedimento di esproprio dei terreni per la realizzazione della tratta. Il documento è stato pubblicato mercoledì all’albo pretorio del Comune di Monza (visionabile qui) e può essere visionato sul sito, ma per decifrarlo al meglio presto arriverà una guida redatta dagli uffici del Comune.

L'iter degli espropri

L’iter prevede infatti questo passo dopo che il Comune di Milano ha approvato il Contratto di Servizio con MM Spa. Gli atti e le attività del procedimento espropriativo per il prolungamento della M5 a Monza prevede quindi il definitivo trasferimento delle proprietà in capo al Comune di Milano, che potrà avvenire a seguito di emissione del decreto di esproprio o in esito alla cessione volontaria dei beni.

L’opera in questione ha avuto a luglio un incremento nello stanziamento: ai 931 milioni di euro del finanziamento statale, si aggiungono i 283 milioni di Regione Lombardia, i 37 milioni del Comune di Milano, i 27,5 milioni del Comune di Monza, i 13 milioni del Comune di Cinisello e i 4,5 milioni del Comune di Sesto San Giovanni, per un totale di 1.296 milioni di euro per la realizzazione del prolungamento da Bignami al Polo istituzionale della Metro Lilla.

Attualmente è in corso la procedura Via/Paur, a seguito del deposito e ormai un anno fa è stato consegnato il progetto definitivo da MM spa al Comune di Milano.

La guida agli espropri

"L'opera arriverà, nonostante i disfattisti continuino a rimanere scettici e questa ne è la prova", ha detto oggi, mercoledì 20 dicembre, il sindaco Paolo Pilotto in occasione della conferenza stampa di bilancio dell'anno. l primo cittadino, davanti ai cittadini un po' spaesati, ha anche garantito che ha dato mandato agli uffici del Comune perché preparassero una guida al documento.

"Voglio rassicurare i cittadini: la maggior parte degli espropri riguardano la parte pubblica, sono cioè terreni comunali. Alcuni dei privati e delle aziende nell'elenco inoltre sono solo asservimenti temporanei per consentire i lavori, altri ancora riguardano il sottosuolo,  perché la metro a Monza correrà in profondità anche di 20-26 metri per evitare i sottoservizi", ha detto Pilotto.

Nelle prossime settimane quindi arriverà una "guida" in aiuto ai cittadini che dovranno decifrare l'elenco  per vedere in che modo ne sono toccati. "Noi non abbiamo mai chiesto proroghe e le opere per la metro proseguono spedite", ha aggiunto Pilotto.

Il progetto definito della metro

Ora si è quindi arrivati all’approvazione del progetto definitivo e alla dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità delle opere e all’avvio dell’esproprio degli immobili. La maggior parte dei terreni in questione si trova nel Comune di Monza (sono circa trenta le pagine dei proprietari interessati dall’avviso), una piccolissima parte su Sesto e un numero abbastanza corposo anche su Cinisello Balsamo.

Ora tutti gli atti relativi al progetto sono depositati presso il Comune di Milano e presso gli uffici di MM Spa (in del Vecchio Politecnico, 8) e sono visionabili tutti i giorni fino al 13 gennaio dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, previo appuntamento telefonico allo 02-7747276 o attraverso la mail esp@mmspa.eu oppure consultabili in formato digitale sul sito https://www.silvia.servizirl.it/silviaweb.

Entro il termine di trenta giorni, i proprietari delle aree o degli immobili, secondo le risultanze catastali, soggetti al procedimento espropriativo, e ogni altro interessato avente diritto, possono prendere visione degli elaborati depositati e presentare a MM Spa e al Comune di Milano le proprie osservazioni (idonee memorie scritte e documenti).

Tempistiche e tracciato a Monza

metro lilla monza

Se l’iter è avviato, quanto alle tempistiche, possiamo riferirci all’ultima dichiarazione di luglio dell’assessora lombarda alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi che aveva confermato che i lavori sarebbero stati assegnati entro la fine del 2024 per terminare nel 2031. Gli impegni vincolanti, che avrebbero dovuto essere firmati entro il 31 dicembre 2022, saranno infatti sottoscritti entro la fine del 2024 perché il Comune di Milano ha ottenuto da Roma una proroga di due anni, che ha fatto slittare l’opera.

Lo scavo del tracciato, che a Monza correrà in galleria, prevede anche la riqualificazione delle aree su cui sorgeranno le sette fermate (con particolare riguardo a quella del piazzale della stazione ferroviaria di via Arosio). L’ultimo tracciato approvato, in questo senso, prevede le fermate in viale Campania, una all’incrocio tra le vie Marsala e Goldoni, una a pochi passi dalla stazione ferroviaria, una in piazza Trento e Trieste, una all’ingresso di Porta Monza nel Parco, una in piazza della Resistenza di fronte al San Gerardo e il capolinea nei pressi del polo istituzionale di via Grigna. L’opera prevede tra l’altro un nodo d’interscambio con la M1 al futuro capolinea di Cinisello-Monza di Bettola.

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