Sicurezza stradale

Limitazioni al traffico davanti alle scuole

A Monza la decisione della Giunta Pilotto per viale Libertà e Triante di limitare la velocità nelle strade cosiddette scolastiche

Limitazioni al traffico davanti alle scuole
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A Monza la decisione della Giunta Pilotto per viale Libertà e Triante di limitare la velocità nelle strade cosiddette scolastiche con l'istituzione delle zone 30 è diventata un progetto finanziato a tutti gli effetti. La proposta, avanzata più volte dall'associazione Fiab Monza in bici riguarderà due quartieri.

Le prime due zone 30

Le attivazioni delle prime due zone 30 per cui è arrivato il progetto di fattibilità tecnico-economica e il finanziamento da 200mila euro ciascuna prevede in entrambi i quartieri l'installazione di un’apposita segnaletica verticale quale “porta d’ingresso” per delimitare il perimetro delle zone stesse e avvisando dell’inizio e della fine delle Zona 30.

Prevista, in particolare, è anche la realizzazione di alcuni interventi di moderazione del traffico, quali ad esempio intersezioni e attraversamenti rialzati e attraversamenti pedonali a raso in situazioni di criticità viabilistica e laddove mancanti. Inoltre una opportuna segnaletica orizzontale tramite la realizzazione di pittogrammi indicherà il limite di velocità di 30 km/h da rispettare.

Attenzione alle scuole

Per i quartieri Triante e Libertà il progetto - come ha spiegato il sindaco Paolo Pilotto  in una nota stampa - prevede inoltre il coinvolgimento dei plessi scolastici presenti nelle due aree (limitatamente alle scuole dell’infanzia e scuole primarie) per valutare ed eventualmente attuare interventi volti alla istituzione delle cosiddette “strade scolastiche”.

Con questa terminologia ci si riferisce a tutti gli interventi volti alla pedonalizzazione di un piazzale o di una strada adiacente ad una scuola in cui viene limitato il transito degli autoveicoli - temporaneamente e limitatamente agli orari di ingresso e uscita degli alunni o in modo permanente – così che tutti possano raggiungere la scuola in sicurezza.

Insomma, un secondo passo dopo la zona 30 potrebbe essere la chiusura delle strade adiacenti alle scuole, disincentivando il ricorso all'automobile.

Il perimetro delle zone limitate

Entrambi i progetti rispondono a quanto previsto nell’elaborazione del documento del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) in corso di definizione, dove si propone di incentivare gli spostamenti con mezzi non inquinanti mediante il potenziamento della mobilità dolce, l’incremento della sicurezza stradale e la creazione di isole ambientali/zone 30. Per gli interventi nei due quartieri, che ora passano alla fase esecutiva, si stima una durata complessiva dei lavori di circa tre mesi.

Nello specifico, nel quartiere Libertà verrà istituita quale zona in cui vige il limite di velocità di 30 Km/h l’area delimitata dalle vie Einstein / Ragazzi del ’99, via Parmenide e viale Libertà (questa esclusa).

Nel quartiere Triante  invece la zona 30 sarà invece all’interno del perimetro formato dalle vie Monte Cervino – Via Felice Cavallotti – Via Valcava – Canale Villoresi, che saranno però escluse dall’abbassamento dei limiti di velocità. Nel contesto di entrambe le Zone 30, inoltre, è prevista l’installazione di alcuni rialzi della sede stradale con asfalto stampato.

Un modello "europeo"

“Le zone 30 – spiega l’assessore alla Mobilità Giada Turato – sono un modello che in molte città europee già garantisce maggior sicurezza per pedoni e ciclisti nei centri urbani. La particolare attenzione a tutelare le aree d’accesso alle scuole, poi, garantisce ai più piccoli e alle famiglie la possibilità vivere i quartieri in maggior sicurezza, riducendo i pericoli su strada nei luoghi maggiormente frequentati da bambini e ragazzi”.

“Questa prima sperimentazione – aggiunge il sindaco Paolo Pilotto – ha un duplice obiettivo: da un lato protegge pedoni e ciclisti, dall’altro mira a rendere più fluido il traffico veicolare in alcune zone particolarmente delicate della città. Verificheremo con cura gli esiti di questa sperimentazione per poi estenderla anche in altre aree di Monza”.

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