Macherio

Cleaf vince il ricorso contro Pedemontana

"La sentenza depositata dal Consiglio di Stato riconosce solo parzialmente, dopo quasi 10 anni di contenzioso, i costi sostenuti per organizzare il trasloco a Lissone, poi non avvenuto" il commento dell'azienda

Cleaf vince il ricorso contro Pedemontana
Pubblicato:

La sentenza del Consiglio di Stato dà ragione a Cleaf: Pedemontana dovrà risarcire l'azienda di Macherio per 828.896,80 euro.

Il Consiglio di Stato dà ragione a Cleaf

"Il Consiglio di Stato condanna la società Autostrada Pedemontana Lombarda al pagamento in favore di Cleaf spa della somma pari a 828.896,80 euro a titolo di indennizzo, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi legali". Il risarcimento spetta alla storica impresa brianzola, leader nella produzione di pannelli nobilitati e laminati per il comparto legno-arredo, come indennizzo per le spese sostenute dall'azienda per programmare il trasferimento dello stabilimento di Macherio su Lissone, coinvolto dal tracciato dell'autostrada.

Macherio Cleaf
La storica azienda Cleaf

Il riepilogo della vicenda

I fatti risalgono a oltre dieci anni fa. Il 2 agosto 2012 Cleaf e Pedemontana concludevano un "contratto preliminare di cessione volontaria di immobili soggetti ad esproprio per pubblica utilità". In data 30 gennaio 2014 Autostrada Pedemontana emanava il provvedimento di "revoca in autotutela e contestuale recesso unilaterale dal contratto preliminare di cessione volontaria di immobili soggetti a esproprio per pubblica utilità" e con separato provvedimento chiedeva a Cleaf la restituzione delle somme precedentemente versate a titolo di caparra confirmatoria. Cleaf decide dunque di presentare ricorso nel 2014 per impugnare tali provvedimenti perché nel frattempo l'azienda aveva già sostenuto ingenti spese per organizzare il trasloco, poi non avvenuto, da Macherio a Lissone, dove sono presenti la sede e un altro impianto produttivo.

La battaglia legale

Dal 2014 inizia la battaglia legale tra l'azienda, che chiedeva di tenere conto di tutti gli impegni economici assunti per programmare il trasferimento dello stabilimento, e Autostrada Pedemontana disposta a coprire solo una minima parte dei costi reclamati da Cleaf. Fino alla sentenza del Consiglio di Stato, di pochi giorni fa, che ha dato ragione alla storica impresa ma accogliendo parzialmente il ricorso e condannando Pedemontana al pagamento del risarcimento pari alla suddetta cifra.

La dichiarazione dell'azienda

"La sentenza depositata dal Consiglio di Stato riconosce solo parzialmente, dopo quasi 10 anni di contenzioso, i costi sostenuti da Cleaf a seguito della revoca unilaterale, intervenuta nel gennaio 2014 ad opera di Pedemontana, del contratto preliminare stipulato tra le parti nell’agosto 2012, e avente a oggetto la cessione volontaria di immobili soggetti a una procedura espropriativa avviata nel 2011. Tale vicenda si è risolta con l'espletamento di tutti i gradi di giudizio della giustizia amministrativa e tramite la suddetta sentenza del Consiglio di Stato. La vicenda di cui alla sentenza in argomento è del tutto diversa da quella che riguarda l'attuale procedura ablativa - oggetto dell'odierna cronaca - concernente la realizzazione del nuovo tratto autostradale".

Il servizio completo sarà pubblicato sul Giornale di Carate in edicola da martedì 16 gennaio 2024.

Seguici sui nostri canali
Necrologie