Sciopero

Mattinata di tensione fuori dai cancelli della Gitre di Bellusco

Continua il picchetto dei dipendenti: sul posto anche Carabinieri e Polizia.

Mattinata di tensione fuori dai cancelli della Gitre di Bellusco
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Mattinata ad alta tensione fuori dai cancelli della Gitre di Bellusco. Prosegue senza sosta il picchetto di alcuni dipendenti, in sciopero da ormai una settimana. Sul posto anche la Polizia e i Carabinieri.

Incontro in Prefettura

Un incontro in Prefettura, ma anche tanta tensione. Attimi molto delicati questa mattina, lunedì 15 gennaio 2024, fuori dalla Gitre di Bellusco, dove alcuni dipendenti (in sciopero da ormai una settimana) hanno cercato di impedire l'accesso in azienda di camion contenenti merci. Uno dei lavoratori si sarebbe disteso tra le ruote del camion, costringendo quindi la Polizia a intervenire. Da quanto appreso, un lavoratore sarebbe anche stato portato in Questura. Il picchetto, lo ricordiamo, è organizzato dal sindacato SI Cobas, Sindacato Intercategoriale - Lavoratori autorganizzati.

"Si sciopera in seguito a un cambio appalto da un SRL a socio cooperativa dove la malattia non è pagata e i lavoratori sono costretti ad altre mansioni prevalentemente metalmeccaniche riconosciute però con un contratto peggiorativo dei multi servizi - aveva spiegato il sindacato in un comunicato diramato nei giorni scorsi - Si andrà avanti fino al riconoscimento di ogni rivendicazione in essere".

Proprio quest'oggi, lunedì, era in programma l'incontro in Prefettura a Monza per provare a trovare una soluzione alla vicenda.

In strada anche nelle ore serali

I lavoratori in sciopero non hanno abbandonato il picchetto nemmeno nelle ore serali, come sottolineato in un comunicato diramato due giorni fa.

"Siamo arrivati al quarto giorno consecutivo di sciopero SI COBAS alla GITRE Srl di Bellusco - si legge nella nota - Ieri altri momenti di tensione fuori dall’azienda dopo la trattativa con i datori di lavoro e lunedì si andrà in prefettura per continuare il tavolo di trattativa, ma i lavoratori e il SI COBAS non mollano. La merce da lavorare rimane ancora nei magazzini. Non ci facciamo intimidire. Intanto le realtà solidali sul territorio, che ringraziamo, fanno sentire il loro calore e la coscienza resistente ai lavoratori e al SICOBAS continuando a supportare il picchetto! Per questo anche oggi e domani siamo e saremo fuori dall’azienda a RESISTERE, con il cuore e le forze presenti anche nella giornata di oggi nelle piazze milanesi, affianco ai compagni e compagne antifascisti in corteo oggi".

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