Mattia e Dominic, dalla Buraghese al sogno della Serie A
Hanno iniziato a giocare insieme nella Buraghese: oggi, Mattia Malaspina e Dominic Vavassori sognano la Serie A con il Milan e l'Atalanta
Due amici, due 18enni, due ex compagni squadra che hanno iniziato a giocare insieme da bambini tra le fila della Buraghese e che ora sognano la Serie A: è la storia di Mattia Malaspina e Dominic Vavassori, colonne delle selezioni Primavera di Milan e Atalanta.
Mattia, in Paradiso con la maglia del Diavolo
Al calcio ha inizialmente preferito il karate. Ma una volta messo il pallone tra i piedi, nessuno è più stato capace di portarglielo via. Oggi è una colonna della Primavera dei rossoneri e con la maglia del Diavolo sogna di entrare nel Paradiso del calcio. Centrocampista e mediano, Mattia ha cominciato a dare i primi calci a 5 anni, dopo una breve esperienza nel mondo delle arti marziali:
"I suoi amici andavano tutti a giocare a calcio, così abbiamo assecondato la sua richiesta e lo abbiamo iscritto alla Buraghese - raccontano mamma Sabrina e papà Pietro - Il primo anno è stato un “disastro” (ridono, ndr), faceva veramente fatica e questa cosa lo rattristava. Però non ha voluto mollare proprio perché si trovava bene con i suoi amici, quindi ci siamo convinti a farlo proseguire grazie al consiglio di Ezio Motta. E aveva ragione".
Dominic, una Dea per puntare all'Olimpo del calcio
Da talento "scovato" al campetto sotto casa, a colonna portante dell’Atalanta Primavera. Il tutto passando dalla Buraghese, dove il diamante grezzo è stato lavorato dalle sapienti mani di un allenatore come Ezio Motta. E’ la storia di Dominic Vavassori, 18 anni di Ornago, oggi tra le giovani promesse del nostro calcio che con la maglia della Dea sta mettendo insieme numeri veramente notevoli. E pensare che tutto è cominciato quasi per caso, come in un bel film.
"Portavamo spesso Dominic a giocare nel parchetto davanti a casa nostra - raccontano mamma Kamila e papà Luciano - Un giorno ci notò Ezio, che lavorava poco distante e che conosceva bene la nostra famiglia perché Luciano aveva giocato in diverse società del territorio. Vide Dominic, che all’epoca aveva appena 5 anni, e ci propose di portarlo a un Open Day della Buraghese, che lui allenava".
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