Vandali

Altro raid no vax a Monza, colpiti Pd e Cgil

Gli insulti contro l'ex ministro della Salute vergati a bomboletta rossa sono firmati dal solito gruppo

Altro raid no vax a Monza, colpiti  Pd e Cgil
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Un nuovo attacco dei vandali no vax in Brianza. Questa notte, martedì 23 gennaio 2024, la sede della Federazione Provinciale del Partito Democratico è stata vandalizzata con scritte di ispirazione No Vax,  riportanti insulti infamanti verso una senatrice Pd.  L'attacco in via Arosio a Monza - a pochi passi dalla stazione ferroviaria.

Raid vandalico no vax contro il Pd

"Come Partito Democratico di Monza Brianza condanniamo questa azione violenta, riaffermando che siamo e saremo sempre dalla parte della scienza e della medicina, fondate su ricerca e studio e portate avanti da professionisti competenti che si dedicano quotidianamente alla cura di ogni persona", ha fatto sapere il Partito democratico monzese in una nota.

Oltre agli insulti vergati a bomboletta rossa e diretti contro Beatrice Lorenzin, ex ministro alla Salute e attuale senatrice del Pd,  e alla cancellazione del logo del Pd con la bomboletta, sulla facciata dell'edificio che ospita il Pd è apparsa l'inconfondibile  W rossa firma del movimento estremista no vax che aveva già colpito più volte in Brianza.

La voce dei  militanti Pd

"I dirigenti, i rappresentanti nelle istituzioni e tutti i membri della comunità del Pd non si sentono minimamente intimiditi da questa azione. Davanti a questa provocazione desideriamo ribadire con forza che le nostre idee e le nostre iniziative politiche mettono al centro la sicurezza e la salute dei cittadini. Nel gravissimo periodo pandemico che ci ha colpito, tutti gli operatori sanitari hanno lavorato instancabilmente e salvato vite anche con l’ausilio dei vaccini la cui efficacia è stata dimostrata dall’evidenza dei fatti", hanno reso noto gli esponenti del Pd.

Ovviamente il Pd ha già presentato denuncia alle autorità competenti. Impossibile sapere se sia la stessa mano che ha colpito il Giornale di Monza e Primamonza.it qualche settimana fa, anche perché il gruppo Telegram dove gli esponenti del gruppo rivendicavano gli attacchi nel frattempo risulta non più accessibile.

La solidarietà di Lab Monza

"LabMonza condanna fermamente l'attacco perpetrato alla sede provinciale del Partito Democratico Monza e Brianza da parte di un gruppo di ispirazione no vax. E’ un’azione inaccettabile ed in contrasto con i valori democratici che dovrebbero essere alla base di ogni società civile. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a ripetuti attacchi a sedi partitiche, sindacali e presidi democratici su tutto il territorio nazionale e brianzolo. Gruppi estremisti e no vax responsabili di tali gesti dimostrano un totale disprezzo per la sofferenza delle persone durante il periodo pandemico, per coloro che hanno perso amici o familiari e per il personale sanitario che ha dedicato tanto impegno per salvare vite umane e garantire la sicurezza di tutti. LabMonza esprime totale vicinanza e solidarietà alla comunità politica del Partito Democratico Monza e Brianza".

Colpita anche la Cgil

Questa stessa notte un raid molto simili sempre rivendicato dalla rete della V rossa ha colpito anche la sede della Cgil Monza e Brianza di via Premuda con scritte farneticanti. Tuttavia, i lavoratori e i volontari dell'organizzazione presenti hanno provveduto immediatamente a ricoprire le scritte per non dare alcuna visibilità a un atto oltraggioso contro la casa delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il precedente ha colpito la redazione

Tra i vari precedenti, oltre ad alcuni cimiteri e scuole in Brianza, si ricorda l'attacco alla nostra redazione a cui proprio il Pd era stato tra i primi a formulare solidarietà (e non possiamo che reciprocamente fare lo stesso).

La sede del Giornale di Monza e di Primamonza.it in via Visconti 37 a Monza era stata presa di mira nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2023 e anche in quel caso erano state vergate pesanti minacce con la bomboletta spray rossa contro i giornalisti della testata.
In quel caso l'atto fu rivendicato su Telegram dalla rete dei "guerrieri", un sistema di propaganda no vax che conta oltre 18mila iscritti anonimi da tutta Italia, nel quale guerrieri più esperti sono pronti ad impartire vere e proprie lezioni su come aderire alla lotta, in una escalation di predicazione no vax, fake news sui vaccini e conseguenti prove di azioni vandaliche.
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