Il caso

Senza direttore e senza cda da mesi, cosa sta accadendo a Offertasociale?

Dimissioni a raffica e difficoltà per trovare nuove persone a cui affidare la guida dell'Azienda consortile per i servizi sociali.

Senza direttore e senza cda da mesi, cosa sta accadendo a Offertasociale?
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Senza direttore e senza consiglio di amministrazione da mesi. Cosa succede ad Offertasociale?

La crisi di Offertasociale

Tempi cupi per per l’Azienda speciale consortile che eroga e gestisce i servizi sociali a tutela delle fasce deboli della popolazione per 29 Comuni del Vimercatese e in parte del Trezzese.

Fondata nel 2003, ha la sua sede a Vimercate, comune capofila, in piazza Marconi, e serve un bacino di circa 220mila persone. Per un bilancio di circa 25 milioni di euro.

Le dimissioni del direttore

Basta scorrere le ultime deliberazioni del consiglio di amministrazione e dell’Assemblea dei sindaci per capire che qualcosa non va. E’ datata infatti 31 luglio 2023 la lettera con cui l’allora direttore Roberto Zini  rassegnava le dimissioni. Dimissioni diventate poi effettive il 10 settembre.

Le dimissioni del cda: "Incarico troppo gravoso"

Tre giorni dopo l’uscita di scena di Zini (i motivi dell’addio non sono chiari), il 13 settembre, a gettare la spugna erano stati, clamorosamente, tutti i componenti del consiglio di amministrazione nominato dall’assemblea dei sindaci: la presidente Karolina Perkmann e i consiglieri Massimiliano Motta, Rossana Beretta e Riccardo Calderini.

Ne aveva preso atto proprio l’assemblea in una riunione del 19 settembre. Scorrendo il verbale di quella seduta emergono chiaramente i motivi delle dimissioni in blocco.

"Si apre un dibattito sull’aumento dei passaggi che nell’ultimo periodo sono ricaduti sul cda - si legge - rendendo il lavoro di tale organo più gravoso e complesso".

In sostanza, si deduce, che le dimissioni del direttore siano state la classica goccia che ha fatto traboccare anche il vaso del cda... già colmo per i troppi impegni. Tenendo presente che i componenti del consiglio di amministrazione non percepiscono compensi per il loro ruolo se non un gettone di presenza.

L'assemblea: "Campanello d'allarme"

Una situazione critica, come sottolinea la stessa assemblea dei sindaci nel verbale:

"L’assemblea evidenzia come queste dimissioni, alla pari di quelle del direttore, rappresentino un campanello d’allarme e auspica di poter portare una riflessione sui ruoli delle figure centrali all’interno dell’azienda e che la selezione per il nuovo direttore (scadenza 2/10/2023) possa andare ad individuare un profilo adeguato che possa portare maggiore stabilità".

In realtà la sensazione è che la formula dei «compiti gravosi e complessi» nasconda altri problemi, pare di tipo organizzativo e anche qualche contrasto tra la parte amministrativa e quella politica dell’ente.

Falliti ad oggi i tentativi di trovare un nuovo direttore e un nuovo cda

Da allora, in ogni caso, le funzioni in campo alla presidente del cda sono state trasferite temporaneamente alla presidente dell’assemblea, la sindaca di Ronco Briantino Kristiina Loukiainen, e quelle del cda in capo all’assemblea stessa.

Nessuno vuole fare il direttore?

Nel frattempo le azioni messe in campo da settembre ad oggi per la ricerca di un nuovo direttore e di nuovi componenti del cda sono fallite. Un primo bando per il nuovo direttore non ha dato esito: dei 3 candidati selezionati tra i 13 curricula ricevuti, nessuno ha accettato l’incarico perché lo statuto di Offertasociale prevede che il direttore ricopra il ruolo in via esclusiva, senza altri incarichi. Un paletto che ha reso impossibile di fatto l’assunzione. Un rischio troppo alto per chi deve lasciare un lavoro, magari a tempo indeterminato, a favore di un incarico a tempo determinato. Il direttore resta infatti in carica fino allo scadere del mandato del cda (3 anni),

Da ciò, e veniamo agli ultimi giorni, la decisione, martedì scorso, da parte dell’assemblea di "aggirare" il problema con una modifica che consenta al potenziale nuovo direttore di accettare l’incarico prendendo l’aspettativa dal precedente impiego. Il nuovo bando è stato quindi pubblicato proprio ieri, lunedì, nella speranza che dia esito positivo.

Per il cda si è presentato un solo candidato

Per quanto riguarda il cda, il bando scade, invece,  mercoledì 31 gennaio. Si tratta del terzo tentativo perché i primi due sono falliti: in entrambe i casi era arrivato un solo curriculum , mentre il cda deve essere composto da almeno tre membri. Ora bisogna quindi attendere l’esito e poi il completamento dell’iter. Nella speranza che qualcuno si faccia avanti.

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