Cane libero azzanna scoiattolina rara
L’animale ha riportato ferite gravi, le sentinelle avvertono: «Servono controlli e multe o non finirà mai»
Un’aggressione due volte grave causata da un cane libero. Non solo perché c’è un animale ferito a causa dell’inciviltà umana, ma anche perché si tratta di un esemplare autoctono raro, ancora di più da salvaguardare. Una scoiattolina rossa è stata barbaramente aggredita al Parco di Monza lo scorso weekend.
Scoiattolina aggredita da un cane libero
L’episodio, l’ennesimo ai danni di un animale selvatico del polmone verde, è avvenuto in un’area del polmone verde dove si trovano ancora gli scoiattoli rossi autoctoni e non solo i più comuni scoiattoli grigi.
Senza rendere nota la zona per evitare di mettere ancora più a rischio questi animali (spesso ci sono avventori che portano loro cibi non adatti come le arachidi), un’appassionata di fotografia brianzola ha raccontato al Giornale di Monza la terribile disavventura accaduta domenica mattina.
Francesca era arrivata a Monza per immortalare questi esemplari: «Non ho fatto in tempo a scorgere la scoiattolina che stavamo monitorando perché aveva un rigonfiamento sulla zampina che è sbucato dal nulla un cane di taglia media: velocissimo si è avventato sulla povera bestiola e l’ha presa in bocca iniziando a strapazzarla violentemente».
Il tentativo di salvare l'animale
Francesca ha cominciato a correre e urlare per cercare di salvare la scoiattolina dalle grinfie del cane. «Ho provato di tutto per far mollare la presa, anche chiedere ripetutamente alla padrona di richiamare il cane e metterlo al guinzaglio, cosa che avrebbe tra l’altro dovuto fare anche prima per evitare l’aggressione», ha spiegato Francesca.
Peccato che - come spesso accade in questi casi - la maleducazione è andata di pari passo con il disinteresse. «Chiedevo alla padrona di riprenderlo, urlavo “L’ha in bocca, la sta uccidendo” e la padrona a metri di distanza, non si è nemmeno posta il problema di cosa stesse accadendo, si è limitata dire: “Il mio cane non fa niente”». Le ferite riportate dalla povera scoiattolina - neanche a dirlo - testimoniano proprio il contrario perché il cane fa il cane e il padrone deve fare il padrone.
«La signora a un certo punto ha ripreso finalmente il cane e si è allontanata come se nulla fosse», continua la testimone, che ha poi allertato Park Angels e volontari della Protezione animali. Ci sono volute ore, però, per recuperare la povera bestiola che ferita e spaventata si era rifugiata sopra un ramo.
«La scoiattolina ha riportato ferite abbastanza gravi, ora si trova al Cras di Vanzago e non si sa se riuscirà a sopravvivere. Solo dopo una notte intera, il giorno seguente è stata possibile prenderla e affidarla alle cure dei veterinari», conclude Francesca.
L'ennesimo episodio nel Parco
Con lei, anche le altre sentinelle del Parco denunciano il ripetersi di questi episodi, che la maggior parte vede finire nel mirino dei cani liberi, gli anatidi. Non si contano più anche in questo senso le aggressioni ai danni degli animali selvatici del Parco per colpa dell’incuria dei padroni che liberano i cani (e un’area apposita almeno per limitare il fenomeno ancora non è stata creata!).
«Continuo a vedere cani liberi che rincorrono scoiattoli o altri animali e anche se lo dici al padrone continuano a dire “non fa niente, è buono”. C’è disinteresse totale, chiediamo un intervento del Comune, mancano i controlli nonostante tutti i fruitori continuino a chiederlo a più voci, servono multe. Potrebbero farne tantissime se solo venissero una domenica al Parco i vigili», chiosa Francesca.