Fu campione olimpico di ciclismo nel 1960, San Carlo saluta Luigi Arienti
Corse tra i professionisti dal 1961 al 1972, dando lustro alla sua città e alla Brianza.
Vinse l’oro olimpico di ciclismo nel 1960, San Carlo saluta il suo campione. I funerali di Luigi Arienti, il campione di Desio, si terranno domani, sabato 10 febbraio. E' stato un ciclista su strada e pistard italiano. Trionfò ai Giochi olimpici di Roma nel 1960 nell'inseguimento a squadre, fu poi professionista dal 1961 al 1972.
L'ultima volata di Luigi Arienti
Luigi Arienti si è spento martedì 6 febbraio alla struttura Rsa-L’Arca di Desio, dove era ricoverato. Un mese prima, il 6 gennaio, aveva compiuto 87 anni. Sua l’impresa ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960 dove conquistò il primo gradino del podio nell’inseguimento a squadre con Marino Vigna, Mario Vallotto e Franco Testa. E' stato un punto di riferimento nel suo quartiere. Sancarlino doc, ha portato in alto il nome della Brianza. Nel ciclismo corse tra i professionisti dal 1961 al 1972 indossando i colori della Molteni di Arcore che annoverò campioni come Eddy Merckx e Gianni Motta, e di altre società.
Premiato dal Coni con la massima onorificenza dello sport italiano
Così il Coni ha ricordato la sua carriera ciclistica, sport a cui si era appassionato
“lavorando in un negozio di riparazione di biciclette. Grande fan di Gino Bartali, un giorno vede entrare Fausto Coppi e la sua vita cambia. Riceve in regalo la maglia da corsa di Coppi e nel 1954 inizia il percorso da inseguitore che lo porterà sul tetto del mondo”.
Corse la sua prima gara da tesserato a 16 anni come Esordiente per la Salus di Seregno e nella stagione colse una vittoria. Passò Allievo e al suo primo anno furono sei i successi, mentre l'anno successivo, coi colori del Pedale Cambiaghese, le vittorie divennero 14. Da dilettante nel 1958 vinse 10 titoli, 15 nel 1959 e la sua carriera fu un’ascesa fino all’oro olimpico. Da professionista ha partecipato anche ai Mondiali di mezzofondo, ha corso su strada e su pista. Si è ritirato nel 1972. Nel 2015 il Coni lo ha premiato con il Collare d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati in questi giorni alla famiglia, tra cui anche quello del presidente del Coni, Giovanni Malagò, facendosi interprete di tutto il mondo sportivo.
Sabato i funerali nella chiesa di San Carlo
Nel suo quartiere è stato il custode della scuola primaria, e come atleta era molto amato. E’ stato anche direttore sportivo e ha continuato a seguire il ciclismo per tutta la sua vita. Desio lo ha premiato per il suo valore; nel 2021 gli era stata consegnata una targa, con il grazie per "aver dato lustro alla città". I funerali e l’ultimo saluto al campione olimpico, che resterà per sempre nella storia del ciclismo, si terranno domani, sabato, 10 febbraio, nella chiesa di San Carlo (Seregno) alle 16.