La storia di Anacleto, il gufo del don che ora ha preso casa... in convento
Per 15 anni con il parroco nella canonica, ora è ospite dei frati di Oreno.
C’era una volta un gufo. C’era una volta, Anacleto, e c’è ancora. Cambio di residenza per il rapace domestico di don Mirko Bellora.
Il gufo dell'ex parroco ha preso casa... in convento
L’ex responsabile della Comunità Pastorale Beata Vergine del Rosario di Vimercate e Burago Molgora ha, infatti, affidato l’ormai gufo più famoso della Brianza alle cure del convento dei frati cappuccini di Oreno.
La storia di Anacleto
Un regalo particolare che don Mirko aveva ricevuto da parte dei sacerdoti vicari della parrocchia di Santa Maria del Suffragio a Milano, lasciata nel 2009 per iniziare il servizio a Vimercate e Burago Molgora. Un pensiero originale che era nato proprio sulla spinta delle riflessioni portate avanti negli anni sui testi di Louis Albert Lassus.
Il regalo ai frati
Coinquilini quindi fino allo scorso dicembre presso la casa parrocchiale di via Santa Marta, a Vimercate. A gennaio la sistemazione del gufo reale indiano Anacleto con il trasporto della gabbia presso il parco del convento orenese, frazione dove oggi risiede anche don Mirko.
"Il gufo sa vedere al di là della notte, oltre le sofferenze - ha commentato fra Sergio Pesenti, del convento di Oreno, che ora si prenderà cura del rapace - Ci ricorda che si può vedere anche nel buio. Siamo stati contenti di questo dono, lo abbiamo accettato con gioia. Intuiamo piano piano anche il suo linguaggio, comunica anche lui, bisogna imparare. E poi è un simbolo davvero di speranza: il gufo che può vedere tutto attorno a sé, che vede anche nella notte, vede anche nelle difficoltà".
Don Mirko: "Negli occhi dei gufi c'è la speranza"
"Negli occhi dei gufi che sanno vedere nel buio, sta scritta indelebile la speranza - si legge nella lettera scritta da don Mirko al guardiano del convento - Consegno a fra Sergio e alla sua comunità come un tesoro prezioso e parlante Anacleto/a che ho custodito per ben 14 anni e che in tantissimi hanno voluto ammirare. Sono certo che porterà tanti sorrisi dei bambini e qualche domanda agli adulti. Mi raccomando, occhi di gufo e un cuore immenso!".
"Anacleto conosciuto quanto don Mirko"
"Siamo contenti che resti nel suo territorio, in quella che è diventato in questi anni casa sua - ha continuato fra Sergio - Tanta gente passa a salutarlo, è un gufo conosciuto, almeno quanto don Mirko»
"E poi siamo francescani - ha concluso fra Nunzio sorridendo - Siamo grati per la bellezza della natura che ci fa dire: laudato sii, mio Signore, per fratello gufo".