Monza pronta a celebrare Magni, rinnegato dalla sua Toscana
Negata l'intitolazione a Fiorenzo Magni di una pista ciclabile a Prato dopo le polemiche scatenate dall'Anpi. Allevi: "La faremo noi".
Quello che non ha fatto il Comune di Prato, potrebbe farlo Monza. Almeno è questa l'intenzione del sindaco Dario Allevi pronto a intitolare una via, una piazza o una pista ciclabile a Fiorenzo Magni, appena rinnegato dalla sua Toscana.
Il fatto
Risale all'altra settimana quando la semplice idea di dedicare a Magni una pista ciclabile a Prato ha riacceso gli animi dell'Anpi di Campo Bisenzio e Prato oltre che del sindaco di Vaiano dove il campionissimo è nato nel 1920. Sotto accusa il passato fascista di Magni, morto nel 2012 e in passato accusato di aver partecipato all'uccisione di un partigiano. "Nulla contro il campione della bicicletta, ma i suoi trascorsi e le sue simpatie non sono meritevoli di qualsiasi intitolazione", il coro dei detrattori del campione.
La risposta monzese
Come è noto, Monza dal 1944 ha adottato Fiorenzo Magni. In città si trasferì con la madre. Prima proseguì la sua carriera sportiva, poi si lanciò con successo nel mondo dell'imprenditoria. E' per questo che ora il sindaco Dario Allevi vuole dare una risposta alle polemiche nate in Toscana: "Sono rimasto senza parole, disgustato. L'intitolazione a Fiorenzo Magni la faremo noi, è un impegno che prendiamo nei confronti della famiglia e di quanti hanno conosciuto una persona fantastica".