Farmacia Casignolo, anche il Pd contro la sua Giunta
Il circolo 3 di San Rocco ha una proposta alternativa per venire incontro al quartiere
Sulla farmacia Casignolo di Monza, dopo i residenti, la Consulta, la Uil pensionati, Italia Viva e la Cgil, anche il Pd va contro la sua stessa Giunta sulla decisione di spostare la comunale numero 5 all’ex Tpm di via Borgazzi.
Il Pd sulla farmacia Casignolo
Il Circolo 3 di San Rocco del Partito Democratico ha espresso la sua contrarietà all’operazione di spostamento della comunale numero 5 «pur riconoscendo fondate alcune delle ragioni per le quali l’Amministrazione e la società FarmCom Spa stanno predisponendo il trasferimento».
La scelta - come ribadito da più parti - compreso il comitato nato in difesa della farmacia - penalizzerebbe ulteriormente un rione di circa 2000 abitanti privo di qualsiasi servizio pubblico e commerciale, togliendo non solo un luogo che eroga medicinali da cinquant’anni, ma un vero presidio medico-sanitario, al quale si rivolge una popolazione residente prevalentemente anziana e fragile. «Una condizione critica che il sindaco Paolo Pilotto ha potuto conoscere da vicino nella sua recente giornata trascorsa nelle scorse settimane nel nostro quartiere dove incontrando oltre cento residenti ha potuto verificare sul campo il valore sociale della farmacia comunale di Casignolo», ribadisce il Circolo 3 del Pd, proponendo però una soluzione per mettere d’accordo tutti.
La proposta alternativa
«Nelle immediate vicinanze all’edificio che oggi ospita la farmacia di Casignolo e inserita nel contesto del rione, vi è un’area di oltre 1600 metri quadrati di proprietà del Comune di Monza (dati catastali identificativi foglio 115 particella 94) destinata a servizi che potrebbe essere utilizzata per una nuova e moderna farmacia che possa anche prevedere servizi medico-sanitari oggi non presenti sul territorio - fa presente il Pd in una nota - L’estensione dell’area lo permetterebbe. Per questo invitiamo la Giunta a prendere seriamente in considerazione questa ipotesi alternativa in grado di soddisfare non solo le legittime e giuste esigenze del rione Casignolo ma anche superando i limiti strutturali ed economici che caratterizzano l’esercizio dell’attuale sede della farmacia».
Tra le motivazioni alla base dello spostamento della farmacia dal civico 151/155 di via Borgazzi agli spazi dell’ex Tpm all’angolo con via Gorizia, dove sorgerà la futura Casa della comunità, a ottocento metri, ci sarebbero anche motivazioni di carattere economico, igienico-sanitarie e per poter offrire nuovi servizi.
La farmacia infatti sarebbe in perdita, oltretutto la struttura - secondo quanto aveva sottolineato anche Farmacom - necessiterebbe di una ristrutturazione. Da qui la proposta del Pd. «La nostra ipotesi può portare benefici per il quartiere, per i suoi residenti e anche per la Giunta che confermerebbe ancora una volta la propria attenzione e priorità verso le politiche sociali nella nostra città», ha chiosato il Pd.