A Concorezzo si infiamma la campagna elettorale: le minoranze scrivono al Prefetto
Nel mirino la scelta del sindaco di utilizzare l'Aula consiliare per svolgere un "incontro elettorale". La Lega replica: "Accusa che fa sorridere".
A Concorezzo si infiamma la campagna elettorale: le minoranze scrivono al Prefetto. Nel mirino la scelta del sindaco di utilizzare l'Aula consiliare per svolgere un "incontro elettorale". La Lega replica: "Accusa che fa sorridere".
Il duro comunicato delle minoranze
Il caso è deflagrato nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 7 marzo 2024, quando Rondine, Partito Democratico e Vivi Concorezzo (che con tutta probabilità correranno nella stessa coalizione alle prossime elezioni amministrative) hanno duramente attaccato l'Amministrazione comunale. In particolare il sindaco Mauro Capitanio, reo di aver utilizzato l'Aula consiliare del Municipio per svolgere una riunione programmatica in vista appunto della tornata elettorale che dovrebbe vederlo nuovamente candidato primo cittadino per il centrodestra.
"Abbiamo appreso che ieri sera, in violazione dello Statuto e delle norme regolamentali del Comune di Concorezzo, il Sindaco Capitanio ha organizzato un incontro elettorale nella sala istituzionale del Consiglio Comunale, alla presenza di privati cittadini appositamente invitati per l'occasione - si legge nel comunicato congiunto - L'uso irregolare dell'Aula Consiliare, delle risorse e degli strumenti ad essa collegati, in assenza delle necessarie autorizzazioni, denota una concezione proprietaria e personalistica delle istituzioni, finendo col subordinarle a scopi personali e interessi di parte. In queste ore provvederemo a notificare quanto avvenuto al Segretario Generale del Comune e alla Prefettura, affinché vengano presi i necessari provvedimenti. Il rispetto delle regole e delle istituzioni dovrebbe essere la bussola per chi intende rappresentare e amministrare la nostra comunità".
La replica della Lega
Nelle ore successive non si è fatta attendere la replica della Lega di Concorezzo, che ha motivato la scelta di svolgere l'incontro in Aula consiliare e respinto ai mittenti tutte le accuse.
"Alle bufale della Rondine i concorezzesi erano abituati (la Caserma che sparisce, il tennis in vendita, la cementificazione di via Kennedy, le assenze dei leghisti...) ma sembra che a questo approccio si siano adeguati anche il fu PD concorezzese e Vivi Concorezzo - scrive il Carroccio - È di oggi l'attacco al Sindaco Capitanio, reo di aver incontrato i suoi collaboratori in sala consiliare al primo piano visto che la sala di rappsentanza al piano terra era occupata per la distribuzione dell'Ecuosacco. L'accusa di per sé farebbe sorridere se non fosse offensiva per i concorezzesi che ormai sono stanchi di questi attacchi sterili spacciati per attentati alla democrazia".
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