Nuovi palazzi in arrivo, i dubbi degli ambientalisti: "Volumetrie da tagliare"
Il Coordinamento dei comitati e delle associazioni ha presentato le osservazioni
Una minore volumetria e più spazi verdi. Ma anche uno studio aggiornato per approfondire l’impatto, a livello di traffico, dei nuovi insediamenti.
Nuovi palazzi in arrivo
l Coordinamento dei comitati e delle associazioni ha presentato una serie di osservazioni al piano attuativo che insiste sull’area dismessa di San Biagio, a Monza, che si trova tra le vie Milazzo, Manara e Don Giovanni Verità e che è stato adottato con delibera di Giunta a fine gennaio.
Il progetto
Un piano che prevede la realizzazione di due palazzine residenziali, con la presenza al piano terra di negozi di vicinato, una piazza e un giardino pubblico che si affaccerà sul corso del Villoresi. Gli edifici ad angolo avranno una conformazione a scalare. Una palazzina raggiungerà un massimo di cinque piani fuori terra (compreso il piano terra), per poi andare a scalare. L’altra raggiungerà i sette (anche in questo caso compreso il piano terra), che poi andranno anch’essi a scalare fino ad arrivare a tre.
Le osservazioni
Dodici le osservazioni presentate, partendo dal presupposto, come scrivono, che «non tutti gli elaborati sono stati pubblicati nel sito del Comune (Piani attutivi in itinere), così come elencati nella bozza di convenzione. Ciò non consente una valutazione approfondita del Piano attuativo stesso». Di qui la richiesta all’Amministrazione di «ripubblicare il Piano attuativo con tutti gli allegati per consentirne un esame approfondito».
"Volumetrie da tagliare"
Gli ambientalisti osservano poi come non vengano rispettati precisi indirizzi quali il mantenimento del sedime dell’edificio industriale lungo via Milazzo e soprattutto le altezze di massimo quattro piani. «A soli 350 metri è vigente un altro Piano attuativo (il Pii Piazzale Virgilio) a rilevante attrattività di utenti e di traffico, causati dall’ennesimo supermercato e da un futuro auditorium. La Relazione sul sistema della viabilità e della mobilità di tale Pii, dichiara che via Manara sarà l’arteria più penalizzata, dopo viale Lombardia, dalla realizzazione di questo intervento urbanistico. Questo fatto, aggraverà la situazione del traffico e degli inquinamenti su via Manara e la assai poco credibile sopravvivenza dei previsti negozi di vicinato sull’area di via Milazzo».
Il problema del traffico
E proprio in relazione al traffico, il Coordinamento chiede «uno specifico e approfondito studio sulla mobilità con un rilevamento recente e aggiornato dei flussi di traffico attuali (2024) e di quelli generati dai nuovi insediamenti».
Criticità sono state rilevate anche nell’ambito delle opere a scomputo oneri, «alcune di quelle riportate risultano considerate due volte, come opere a scomputo oneri e come opere aggiuntive».