Online i questionari per partecipare alle modifiche al Piano di Governo del Territorio di Arcore
I quesiti si trovano sul sito internet del Comune e sono suddivisi per area tematica: verde, servizi, mobilità e commercio urbano
La città del futuro prende forma giorno dopo non solo sulle cartine che raffigurano il territorio di Arcore, ma, soprattutto nella mente dell’assessore con delega al Pgt Serenella Corbetta.
La 54enne esponente di Forza Italia è consapevole che la variante al Piano di Governo del territorio che l’Esecutivo Bono ha avviato qualche mese fa (e che dovrebbe arrivare a conclusione tra un anno esatto) è sicuramente l’atto più importante del mandato amministrativo.
On line i questionari sulle abitudini e gli stili di vita degli arcoresi
A tal punto che, per sua stessa ammissione, l’assessore ha trascorso le recenti vacanze natalizie davanti al pc per organizzare un questionario sulle abitudini e gli stili di vita degli arcoresi ( su quatto temi: verde, servizi, mobilità e commercio) che è stato messo online nei giorni scorsi e che punta a raccogliere una mole di dati importante in vista della redazione della variante al Pgt. Insomma una lavoro che fa quasi invidia al censimento dell’Istat.
"Nell’elaborazione della Variante Generale del Pgt il Comune di Arcore ha deciso di dare un ruolo centrale alla partecipazione attiva della cittadinanza - ha sottolineato Corbetta - L’elaborazione della Variante costituisce un’occasione unica di confronto e dialogo e offre la possibilità di affrontare temi rilevanti per il futuro della città e dei suoi abitanti. Un contributo fondamentale al processo di partecipazione è dato dalla raccolta dei fabbisogni dei cittadini".
I quattro questionari
A tal fine sono stati predisposti 4 questionari, suddivisi per area tematica: sistema del verde, sistema dei servizi, sistema della mobilità, sistema del commercio urbano. I brevi questionari, a disposizione ai link seguenti, hanno l’obiettivo di costruire il futuro di Arcore a partire dalle esigenze dei suoi cittadini, cercando di capire quali sono le abitudini e i bisogni di chi vive, studia e lavora ad Arcore. I risultati saranno successivamente rielaborati entro i primi di maggio in forma anonima e messi a disposizione in questa pagina del sito del Comune di Arcore.
Assessore qual’è l’idea di Arcore del futuro che ha in mente?
"Sarà una variante al Pgt molto partecipata, che prenderà in considerazione le istanze dei privati e di vari soggetti istituzionali e privati (in totale sono circa una quarantina quelle già arrivate in Comune, ndr) - ha dichiarato Corbetta - Insomma un processo partecipativo pieno di contenuti che seguirà diverse linee guida che serviranno a dare una traccia al lavoro e un futuro alla città per i prossimi dieci anni: promuovere e facilitare la riqualificazione del centro storico, potenziare i servizi offerti con il recupero dei tanti spazi pubblici dismessi, verificare le motivazioni del previsto ma non realizzato del precedente Pgt con un occhio soprattutto le aree industriali dismesse, capire come potenziare le fonti rinnovabili in maniera da rendere autosufficienti gli immobili comunali".
Come recuperare gli immobili comunali che necessitano di essere ristrutturati?
"Il centro storico avrà una cura particolare soprattutto per il fatto che abbiamo molti edifici pubblici da riqualificare e da destinare a nuove funzioni. Il tessuto urbano del centro cittadino presenta a suo interno diverse aree, già edificate, che dovrebbero essere recuperate come ad esempio la ex-Olivetti, l’ex cinema, l’ex cinema Apollo, l’ex asilo San Giuseppe solo per citarne alcune. Porteremo avanti uno studio complessivo di queste aree. Personalmente vedrei bene il trasferimento della biblioteca nell’ex Olivetti e magari la sala consigliare nelle Scuderie. Qualcuno ci ha suggerito l’idea di realizzare una scuola nell’ex Olivetti ma posso dire fin d’ora che l’ipotesi non è percorribile per mancanza di spazi. A breve andremo a rifare il tetto dello stabile di via Umberto I e non è pensabile lasciarle l’immobile in quelle condizioni. Nell’ex San Giuseppe arriverà la casa di Comunità ma non solo, ci saranno anche altri servizi. Ci sarà da affrontare, insieme alla Curia e alla parrocchia, anche il tema riguardante il futuro dell’ex oratorio femminile. Al momento le poche informazioni che ho sulla vicenda le ho apprese dal vostro giornale ma credo che arriverà sicuramente qualche istanza dal privato in questo senso. E’ chiaro che mi aspetto una richiesta di trasformazione dell’area in residenziale. Vedremo e valuteremo. Così come mi aspetto istanze anche da parte del proprietario dell’ex cinema Apollo e dell’ex Centrale (Giorgio Beretta, ndr). Insomma siamo aperti al dialogo, sempre nella massima trasparenza e con un fine: il bene di Arcore. Mi viene da sorridere se penso che chi ha deciso di riqualificare Villa Borromeo (chiaro il riferimento al centrosinistra, ndr) oggi ci consiglia di pensare prima ai contenuti e poi alle strutture sulla Casa di Comunità. Forse è lo stesso ragionamento che qualcuno prima di me avrebbe dovuto fare prima di impiegare molto danaro pubblico per riqualificare la Montagnola senza avere un’idea di cosa farci dentro".
Una variante che stravolgerà completamente l’attuale assetto urbanistico.
"Sì, anche perchè sono passati 12 anni dal vecchio Pgt targato Rosalba Colombo, insomma parliamo di un’epoca fa. Ma c’è un dato di fatto: dobbiamo capire perchè molte previsioni urbanistiche volute dalla precedente Giunta non sono state realizzate: forse l’unica che mi viene in mente e che ha trovato parziale attuazione è quella riguardante le “Torri Devero” che tra l’altro, se vogliamo essere precisi, si trattava di un piano integrato di intervento approvato prima del Pgt del 2012 e che quindi poteva camminare sulle sue gambe. Toglieremo la realizzazione di un polo sportivo alla Cà perchè non ha più senso una previsione del genere: la piscina di via San Martino è stata riqualificata e lì rimarrà, i campi da tennis di via Marche rimarranno dove sono. Non vogliamo togliere aprioristicamente le attuali previsioni urbanistiche ma capire il perchè non hanno funzionato. Vorremmo realizzare convegni e conferenze anche con esperti e associazioni del settore che però abbiano una forma didattica. E poi vogliamo coinvolgere anche le scuole, capire cosa vogliono i bambini e ragazzi di oggi che saranno poi gli adulti di domani. Organizzeremo anche passeggiate in zone più nascoste di Arcore per renderci conto visivamente cosa c’è e cosa manca. Ovviamente l’idea è che Arcore possa rimanere tale dal punto di vista della densità abitativa, con una popolazione che nei prossimi dieci anni non dovrà superare le 20mila unità, compatibilmente con una riduzione del consumo di suolo. Ovviamente sarà un piano che necessariamente dovrà tenere conto del futuro passaggio di Pedemontana."
In città ci sono tante aree industriali dismesse. Quali idee per riqualificarle?
"Questa sarà una delle sfide più importanti che la variante dovrà affrontare: vogliamo ripensarle in continuità con il territorio circostante e alle problematiche ambientali. Per esempio perchè non trovare un modo per installare pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni inutilizzati ma non solo? Sarebbe un modo per ottenere energia pulita in accordo con i proprietari degli stabili dismessi che comunque otterrebbero dei vantaggi. In questo modo si attuerebbe in maniera concreta la comunità energetica. Non possiamo non fare questa considerazione. Poi, ovviamente, non posso nascondere che una delle tante richieste che sono arrivate per riconvertire aree industriali è la loro trasformazione in terziario commerciale soprattutto di grandi dimensioni. Ma oggi sul territorio abbiamo delle zone scoperte di servizi come quella attorno a via Battisti per intenderci e altre aree che sono invece particolarmente plafonate. Dovremo fare sicuramente dei ragionamenti."