Caponago piange Amilcare Melillo, custode delle antiche tradizioni
Classe 1937, era il fondatore dell'associazione "Amici dei Vecchi Mestieri" con cui aveva contribuito in maniera importante al bene della comunità
Una vita dedicata a far conoscere le vecchie professioni alle nuove generazioni, tramandando storie e tradizioni dei tempi andati. E ora Caponago piange uno dei custodi della sua memoria: Amilcare Melillo, scomparso nei giorni scorsi all'età di 86 anni.
Caponago piange un custode della memoria
Nato a Eboli, si era trasferito a Milano che era poco più che un ragazzino alla ricerca di fortuna. L'aveva trovata. Prima il lavoro, poi l'amore della sua dolce Bianca, fedele compagna di una vita intera. E insieme avevano aperto un piccolo impero, un'attività di logistica che annoverava diversi importanti clienti.
"Papà ha lavorato fino a 80 anni - raccontano i figli - Prima si occupava del magazzino e delle spedizioni, poi a un certo punto è balzato sul camion e ha iniziato a fare lui stesso l'autotrasportatore. E' stato un grandissimi lavoratore, tanto che la stessa ditta Iveco gli ha dedicato un bellissimo servizio vista la longevità di servizio a bordo dei suoi mezzi"
Gli Amici dei Vecchi Mestieri
Persona di infinite passioni, Melillo aveva anche fondato in paese l'associazione "Amici dei Vecchi Mestieri" con gli amici Ambrogio Galbiati e Carlo Socini. Un modo per far conoscere ai più giovani le tradizioni e le professioni di una volta,
"Abbiamo deciso di fare qualcosa per il paese, ma allo stesso tempo far conoscere ai nostri concittadini più giovani quali erano le vecchie professioni dei nostri avi e come venivano portate avanti – ci aveva raccontato il diretto interessato in occasione di un'intervista di alcuni fa – Per questo motivo ogni anno, durante la festa del paese a settembre, organizziamo sempre un banchetto in cui mettiamo in mostra attrezzi, fotografie e tutti quegli oggetti che aiutavano a far rivivere le antiche tradizioni contadine e artigiane".
Il contributo alla comunità
Un contributo a tutto tondo che si era concretizzato anche con le visite nelle scuole per illustrate ai ragazzi fotografie, attrezzi e strumenti utilizzati da contadini e artigiani in tempi che oggi non ci sono più. E poi ancora l'immancabile brindisi di mezzanotte, con bollicine e panettone, alla Vigilia di Natale, sempre organizzato da Melillo e dalla sua famiglia al termine della messa del 24 dicembre:
"L'Associazione per tanti anni ha valorizzato e fatto iniziative a e per Caponago in collaborazione con l'Amministrazione comunale - il cordoglio del sindaco Monica Buzzini - Alla festa del paese aveva il più bello stand con ogni anno presentazioni storiche di attività come la fotografia, i lavori di campagna e tanto altro, la notte di Natale offriva il panettone e due bollicine alla fine della Messa di mezzanotte. I banchi restaurati presso la scuola di Caponago è un lavoro suo. Era un altro tempo dove la comunità lavorava anche per se stessa e la propria memoria. Grazie Melillo per tutto quello che ha fatto e lasciato a e per Caponago"
I funerali
I funerali saranno celebrati questa mattina, venerdì 15 marzo alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Caponago. Dove la comunità potrà stringersi per offrire l'ultimo omaggio a un uomo che la storia l'ha vissuta, custodita, raccontata e tramandata. Ma anche scritta di proprio pugno.