A otto anni dal terribile incidente incontrano e premiano i loro angeli della strada
Consegnati i riconoscimenti agli agenti della Polizia penitenziaria che nel 2016 soccorsero i pellegrini e l'ex parroco in autostrada.
«La divisa non è solo repressione». Lo ha detto l’assessore alla Polizia Locale di Meda, Fabio Mariani, agli studenti dell’Istituto Milani che lunedì 18 marzo si sono riuniti in oratorio per l’incontro «Scuole sicure» sui rischi delle sostanze stupefacenti. Ma che la divisa non è solo repressione Meda lo sa molto bene, soprattutto da quando, 8 anni fa, un’unità della Polizia penitenziaria assistette a un brutto incidente in autostrada e soccorse il gruppo di pellegrini medesi rimasti coinvolti nello schianto.
Otto anni fa l'incidente in autostrada
E all’incontro con gli studenti della scuola superiore c’erano proprio gli stessi agenti dell’unità del carcere di Bollate per un doveroso momento di ringraziamento per il loro operato in quella situazione ai limiti del drammatico.
Era infatti il 23 giugno 2016 quando 25 pellegrini in viaggio in pullman verso Roma per assistere all’ordinazione di don Giuseppe Cassina, erano stati colpiti da un tir all’incirca all’altezza circa di Parma. L’urto sbalzò molte persone a terra, due donne rimasero incastrate fra i sedili e l’allora parroco don Piero Allevi non solo riportò diverse fratture, ma fu anche ricoperto di gasolio. Una grossa trave del camion telato trapassò il tetto del pullman e, forse per fortuna o forse per miracolo, non colpì nessuno. Un centinaio di metri più indietro un veicolo della polizia penitenziaria percorreva la stessa strada e, vedendo la situazione, non poté esimersi dal fermarsi e prestare i primi soccorsi ai medesi che cercavano di uscire dal pullman.
"Era come un film, per fortuna gli agenti ci hanno aiutato"
«Ci ricordiamo ogni cosa, era come un film - raccontano i medesi coinvolti nella vicenda che hanno partecipato all’incontro - L’urto è stato fortissimo e anche uscire dal pullman non è stato facile perché c’erano molti frammenti di vetro e l’uscita di sicurezza era in alto. Fortunatamente c’erano gli agenti che con alcuni autisti ci hanno aiutato».
Incontro con gli angeli della strada del carcere di Bollate
L’ispettore superiore Calogero Giunta, la sovrintendente Paola Minetti, gli assistenti capo Fabio Rosai e Vincenzo Mandarano: questi i quattro agenti, gli «angeli della strada», che sono venuti a Meda e hanno incontrato di nuovo, dopo quasi otto anni, i pellegrini salvati quel giorno. A loro è stato donato un piccolo ricordo a perenne ringraziamento della loro azione, ma la cosa più importante e anche più significativa è stato condividere di nuovo quei momenti che potevano diventare davvero drammatici.
Un momento organizzato da Rina Del Pero
Un’iniziativa nata quasi per caso, grazie alla consigliera del Polo civico per Meda, Rina Del Pero, che fa volontariato in diversi istituti penitenziari e proprio nel carcere di Bollate fu notata dalla sovrintendente Minetti.
«Ero in carcere e, fra una parola e l’altra, ho parlato anche di Meda, così è venuta da me questa agente che si ricordava dell’episodio - ha spiegato Del Pero - Allora mi sono attivata per organizzare un momento di incontro e abbiamo approfittato di questa occasione per fare una cosa doverosa: dire grazie».