Forno crematorio al cimitero nuovo, in attesa del via libera dalla Regione
In caso di morte le cremazioni superano il 50 per cento, per l’impianto l’Amministrazione ritenta ma con una variante al Prg cimiteriale
Per tre volte ci aveva provato il Centrosinistra, ma senza successo. Per realizzare il forno crematorio bisogna però aggiornare il Piano regolatore cimiteriale. Il via libera è arrivato all’unanimità dal Consiglio comunale di Desio di giovedì. Presente in Aula il presidente di Gsd (Gestioni Servizi Desio), partecipata del Comune, Diego Spagnolo, con il tecnico, Enrico Mornata. Intervento a cui ha lavorato anche Stefania Lutrini. A segnalare il bando nel Consiglio di gennaio ci aveva pensato il consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea Cantù. La sua indicazione è stata accolta, visto che la maggioranza ha deciso di procedere con la richiesta alla Regione.
Forno crematorio al cimitero nuovo, in attesa del via libera dalla Regione
«Ci siamo mossi subito per partecipare alla manifestazione d’interesse - ha evidenziato il vicesindaco, Andrea Villa - Abbiamo proceduto per arrivare in tempi da record, grazie a un lavoro congiunto anche con il sindaco e con l’assessore Fabio Sclapari». L’impianto crematorio, che risponde alle modificate esigenze, sarà realizzato all’interno del cimitero nuovo, che rispetta tutte le condizioni previste per un impianto di questo genere.
«Come Gsd avremmo voluto voluto fare un lavoro più corposo e mettere mano a tutto il Prg cimiteriale, ma non c’erano i tempi, pertanto abbiamo proceduto con un’integrazione», ha detto Spagnolo. Se, infatti, solo nel 2008 il 20 per cento della popolazione, al momento della morte, sceglieva la cremazione, oggi c’è stato un notevole incremento e si è arrivati a oltre il 50 per cento. La richiesta è dunque soprattutto per gli ossari, diminuita quella delle tombe.
L’impianto coprirà un bacino d’utenza che rientra in un raggio di cento chilometri. «Noi abbiamo cercato di portare a casa il progetto ma è sempre stato respinto - ha ricordato Roberto Corti, ex sindaco - Speriamo che sia la volta buona».
Maria Grazia Donghi, capogruppo della Lega, ha ricordato i morti durante il Covid. «Dopo la pandemia alla cremazione hanno ricorso il 48 per cento delle persone nel 2022, la previsione per il 2026 è del 60 per cento. Oggi approviamo la variante puntuale al Prg cimiteriale senza modifica dei confini esistenti».
«Desio ha la fortuna di avere un cimitero nuovo in una posizione strategica - ha aggiunto Simona Mariani, di Fratelli d’Italia - La conformazione degli ingressi per le salme potrà soddisfare le esigenze e la preoccupazione legata all’inquinamento è rientrata».
«I cittadini di Desio dovranno ragionare sulla gestione del forno - è intervenuto Achille Taccagni (Pd) - Bisogna stare attenti a far sì che la ricadute sul territorio sia il più possibile positiva».
Francesco Pasquali (Desio Viva) ha ricordato che «nel programma elettorale della maggioranza, a differenza di quello di Jennifer Moro, non c’era il forno crematorio».
«Si è valutato che l’impianto crematorio costa qualche milione di euro ma la richiesta di cremazione è in continuo aumento. I forni sono oggi dislocati lontano, si darebbe un servizio importante», le parole di Luca Rampi (Lista Civica Per Desio). Nel dialogo c’è stato spazio anche a un battibecco, con il Centrosinistra ad accusare la maggioranza (durante il governo Corti all’opposizione) di aver contrastato la proposta e strizzato l’occhio al Movimento 5 Stelle, contrario al progetto, accusa che il sindaco, Simone Gargiulo, ha rimandato al mittente.
«Senza la variante del piano la Regione non può darci la concessione - ha evidenziato il primo cittadino - Stiamo facendo quello che è necessario per poter realizzare l’impianto».