Comunità islamica in festa per la fine del Ramadan
Centinaia i fedeli che questa mattina, mercoledì 10 aprile, si sono ritrovati per celebrare la fine del mese del digiuno: con loro anche il sindaco e il parroco
Il digiuno è finito: ora si può festeggiare. Questa mattina, mercoledì 10 aprile, la comunità islamica di Carnate e non solo si è riunita per celebrare la fine del Ramadan. Un momento di preghiera e festa al quale hanno partecipato anche il sindaco Rosella Maggiolini, l’assessore Mario Riva e il parroco don Adelio Molteni che hanno raccolto l'invito dell'imam Reda Afify.
Comunità islamica in festa per la fine del Ramadan
Dallo scorso 10 marzo, ogni giorno, fino a giovedì scorso, i fedeli islamici hanno digiunato dall’alba fino al tramonto. Tradizionalmente, i musulmani si recano nelle moschee per pregare e poi si riuniscono in famiglia per mangiare e passare il tempo insieme dopo il tramonto. Oggi, l'ultimo momento sacro che prende il nome di "Eid al Fitr" al termine del Ramadan. I presenti, provenienti da tutto il circondario a da tanti Paesi del mondo islamico, si sono radunati nella sede del Centro culturale in via Dante con indosso gli abiti tipici, come la "dishdasha", la tunica a maniche lunghe che arriva fino alle caviglie e la "shashia", tipico cappello.
Presenti anche il parroco e il sindaco
Come da tradizione per Carnate, alla preghiera hanno partecipato infatti anche il sindaco Maggiolini insieme all'assessore alla Cultura Riva e il parroco don Adelio, che già avevano partecipato sabato sera a un primo momento di condivisione, la cena al tramonto:
"L’integrazione culturale è qualcosa di molto importante - le parole del sacerdote - Essere qui con voi anche quest'anno in questo momento, così alto spiritualmente, per me è un onore. Viviamo purtroppo in un mondo di conflitti, talvolta anche religiosi: oggi però siamo qui insieme, persone di fedi diverse, per pregare per l'unità e la condivisione, valori che a Carnate sono perfettamente rappresentati dalla sintonia delle nostre comunità"
L'importanza della pace
Parole che fanno eco a quelle dell'imam Afify, che ha voluto rimarcare la necessità di lanciare un messaggio di pace in un periodo storico nel quali le tensioni, anche a livello religioso, sono purtroppo tornate a dilaniare il mondo:
"Le nostre religioni sono sinonimo di pace; il nostro salute significa pace e dobbiamo rispettare questo principio nella vita di tutti i giorni. Il mondo è pieno di guerre, di odio, di invidia: noi invece dobbiamo essere uniti, musulmani, cristiani e fedeli delle altre religioni, perché siamo tutti fratelli nell'umanità. Andiamo avanti uniti, insieme, nel nome della pace"