Pedemontana, associazioni e comitati scrivono alla Commissione Ambiente del Comune di Desio
"Chiediamo alla Commissione e alla Amministrazione Comunale di sollecitare Società Autostrada Pedemontana Lombarda ad organizzare un incontro chiarificatore pubblico e aperto agli interventi delle cittadine e dei cittadini"
Incertezza, dubbi e preoccupazioni caratterizzano l'ultima lettera aperta che associazioni e comitati hanno indirizzato negli ultimi giorni alla Commissione Ambiente del Comune di Desio chiedendo chiarimenti in relazione ai lavori per la Pedemontana.
Pedemontana, associazioni e comitati scrivono alla Commissione Ambiente del Comune di Desio
A sottoscriverla sono stati i gruppi Coordinamento No Pedemontana, Legambiente Desio, Gruppo Espropriandi, Gruppo Suolo Libero. Gruppi accomunati dalla volontà di avere informazioni certe relativamente all'impatto dell'opera sul territorio (a livello di consumo di suolo), all'impatto sulla viabilità durante e dopo i lavori nei diversi quaertieri di Desio interessati, e ancora all'impatto sulla qualità dell'aria e sulla salute pubblica.
Sono tanti gli interrogativi su cui associazioni e comitati attendono una risposta. Attraverso la missiva inviata alla Commissione del Comune di Desio, chiedono uno sforzo affiché l'Amministrazione comunale solleciti Autostrada Pedemontana Lombarda per organizzare un incontro chiarificatore.
Di seguito la lettera integrale:
"Con la presente le scriventi associazioni e comitati vogliono richiamare l’attenzione su una questione cruciale legata alla realizzazione dell’Autostrada Pedemontana. Come ampiamente documentato dai materiali diffusi sui social media e sulla stampa locale, e ribadito anche nell’ultimo incontro pubblico organizzato dai Comitati e associazioni, la realizzazione di Pedemontana comporta un impatto enorme sul territorio di Desio.
Oltre ai problemi legati al consumo di suolo e ai danni al patrimonio ambientale, malgrado gli sforzi per tutelarlo da parte delle diverse istituzioni, sono evidenti altri rischi sui quali è doveroso che la Società Autostrada Pedemontana Lombarda faccia chiarezza.
Quali sono le conseguenze sulla viabilità durante e dopo i lavori, nei diversi quartieri interessati?
Quali sono le conseguenze sulla qualità dell’aria e con tutte le prevedibili conseguenze per la salute pubblica dovuti al numero enorme di camion di movimento terra durante i lavori?
Quali sono – se ci sono – le misure preventive a questo riguardo a protezione della salute della popolazione?A questi dubbi si aggiungono quelli legati alla poca chiarezza e alla disinvoltura, che caratterizza la comunicazione da parte dei vertici di APL sull’inizio dei lavori.
Da mesi la Società ha intrapreso una campagna mediatica sull’imminente, ma mai effettivamente definito, avvio dei cantieri e sulla solidità della società dal punto finanziario. Una bulimia di interviste e dichiarazioni che però a dispetto dell’enfasi trionfalistica, non trovano riscontro nei fatti e diventano talvolta contradditorie aumentando la confusione e segnalando poco rispetto per i cittadini e le cittadine.Se la data di inizio è vaga in compenso si sposta in avanti la data di prevista di conclusione lavori; ancora a dicembre 2023, nel corso della kermesse alla presenza del
Ministro delle Infrastrutture e Assessori Regionali a Meda il presidente Roth prevedeva la fine dei lavori delle tratte B2 e C per il 2026, ma nelle ultime dichiarazioni a mezzo stampa il Direttore dott. Fusco l'ha già spostato al 2027. La situazione finanziaria poi è tutt’altro che certa, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali. Rispondendo ad una richiesta di un Parlamentare Europeo, la Banca Europea di Investimento pochi giorni fa ha chiarito di non aver ancora erogato alcun finanziamento e di non aver informazione ufficiale da parte di APL in merito cambiamenti sul progetto nella tratta D che invece sappiamo esser stata modificata in tratta D Breve, fatto che potrebbe inficiare il finanziamento BEI che rappresenta la parte più rilevante delle risorse teoricamente a disposizione.
La perdurante instabilità finanziaria è del resto confermata dalla decisione del Consiglio dei Ministri di inserire nel 4° decreto PNRR del 2 marzo, la possibilità di utilizzare questi fondi a copertura di eventuali indebitamenti della Società Pedemontana.Ma la Società continua a dichiarare che tutto procede come previsto. Ma cosa è previsto? Esiste il Progetto esecutivo? E’ evidente la confusione che regna per i cittadini e le cittadine e ancor di più degli espropriandi, già sospesi da anni in un limbo e ancora all’oscuro di cosa accadrà e quando.
Tutto quanto abbiamo fin qui rappresentato rende evidente una macroscopica mancanza di trasparenza; trasparenza che invece dovrebbe essere un diritto dei cittadini e delle cittadine un dovere per la Società Pedemontana. Chiediamo dunque alla Commissione e alla Amministrazione Comunale di sollecitare Società Autostrada Pedemontana Lombarda ad organizzare un incontro chiarificatore PUBBLICO e APERTO agli interventi delle cittadine e dei cittadini su tutti questi temi.
Coordinamento No Pedemontana, Legambiente Desio, Gruppo Espropriandi, Gruppo Suolo Libero
(foto archivio)