Da mezzo secolo al servizio della Croce Verde
La storia di Guido Poggetti, da cinquant'anni anima e cuore della storica associazione di volontariato
Mezzo secolo al servizio del prossimo e mezzo secolo di impegno attivo in una delle associazioni più note di Lissone.
Da mezzo secolo con la Croce Verde
Guido Poggetti, 74 anni ancora da compiere e oggi vicepresidente in carica della Croce Verde, festeggia nel corso del 2024 il suo cinquantesimo anniversario tra le fila dei volontari.
Un traguardo importante condito da una sfilza di ricordi e di successi.
Era l’aprile del 1974 quando per la prima volta mi avvicinai al mondo della Croce Verde, ero un operaio metalmeccanico in una azienda della città e grazie agli orari avevo molto tempo a disposizione. Dopo il servizio militare ho sentito l’esigenza di fare qualcosa per gli altri e così grazie a un amico ho fatto domanda e mi sono avvicinato.
Ha raccontato Poggetti al Giornale di Monza, snocciolando aneddoti e ricordi di una vita associativa lunga e impegnativa.
Una vera "storia d'amore"
Un vero e proprio colpo di fulmine che ha poi trasformato quella curiosità in una storia d’amore lunga ben mezzo secolo.
Mi sono appassionato sin da subito, inizialmente prestavo servizio come barelliere il sabato mattina, poi ho aggiunto il venerdì sera, ho conosciuto così tantissime persone e tantissime storie - ha proseguito - Era la mia prima esperienza attiva nel mondo del volontariato sociale, prima ero impegnato solamente nella parrocchia del Sacro Cuore. Ho sentito l’esigenza di fare qualcosa per qualcuno, il mio grande sogno è sempre stato quello di andare a fare servizio di volontariato in Africa.
In cinquant’anni di storie belle (ma anche meno belle) Guido Poggetti ne ha vissute.
Il ricordo più bello è quando mi hanno chiesto di contribuire in maniera attiva insieme al consiglio direttivo, evidentemente qualcuno aveva notato in me un qualcosa che poteva essere messo a disposizione degli altri. Sono stato anche presidente tra il 2014 e il 2021. Ma io sono sempre stato una persona che preferisce dare una mano dietro le quinte.
Ha sottolineato il vicepresidente Guido Poggetti, con la voce ricca di commozione e di soddisfazione.
I duri mesi del Covid
Il periodo più duro è stato quello della pandemia da Covid 19. Anni duri che hanno segnato non solo Poggetti (all’epoca presidente in carica) ma anche tutte le squadre di instancabili volontari.
E’ stato un periodo durissimo che sembrava davvero non finire mai. Lo abbiamo vissuto tutti quanti intensamente, i nostri ragazzi sono stati un grande esempio di laboriosità e di abnegazione - ha ripercorso con una nota di orgoglio - E’ stato però un periodo che ha dato tanto a tutti. In quel drammatico frangente ho scoperto il vero senso e significato del volontariato. I nostri ragazzi hanno dato l’anima in quei mesi, abbiamo pianto tante persone. Ma tante ne abbiamo salvate grazie al nostro lavoro. A loro non può che andare il mio più grande grazie.
Cinquant'anni di grandi soddisfazioni e ringraziamenti e di tanto amore per il prossimo. La festa, per ora è rimandata, ma nei prossimi mesi ci sarà spazio per ripercorrere tutta la sua storia.
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