Morì annegato durante una gita: condannato a due mesi il capo scout che doveva vigilare su di lui
Manuel Perez, residente a Lesmo, aveva solo 18 anni: il responsabile del gruppo scout è stato condannato per omicidio colposo; la pena è stata convertita in una multa de 4mila euro
Due mesi e venti giorni di reclusione, convertiti in una sanzione pecuniaria del valore di 4mila euro. Questa la sentenza con cui il tribunale di Genova ha condannato un capo scout di 33 anni residente ad Aicurzio, riconosciuto colpevole del reato di omicidio colposo nei confronti di Manuel Perez, giovane scout di Lesmo che nell’agosto del 2021 morì annegato nel Mar Ligure.
Il dramma in Liguria
La tragedia si era consumata a Punta Chiappa, nei pressi di Portofino, in provincia di Genova, dove il ragazzo si trovava in gita con i giovani esploratori con base a Vimercate. Il campo mobile era iniziato il lunedì della stessa settimana e si sarebbe dovuto concludere il venerdì successivo con un bagno ristoratore, dopo diversi giorni di escursioni. Ma quella nuotata in acque alte Manuel, affetto da una patologia che causa delle cosiddette "crisi di assenza" (sindrome appartenente alla famiglia della epilessia), non avrebbe mai dovuto farla.
L'inchiesta e la condanna
La Procura di Genova aveva da subito aperto un’inchiesta d’ufficio per fare luce sull’accaduto. E, al termine delle indagini, erano finiti sul banco degli imputati i due responsabili del gruppo scout di Manuel. Uno è stato assolto, mentre il secondo è stato ora riconosciuto colpevole di omicidio colposo. La richiesta del pm era stata di un anno e sei mesi di reclusione, ma alla fine il giudice ha ridotto la pena a 2 mesi e 20 giorni di reclusione. Che, tuttavia, sono stati convertiti in un’ammenda di 4mila euro.
Ma ciò che ha provocato ancor più dolore ai genitori di Manuel è stata la cornice nella quale è stata letta la sentenza in tribunale.
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