Italian Raid Commando, vince la Folgore
La gara per pattuglie militari s'è svolta dal 16 al 20 maggio tra Briosco e Monza
A vincere è stata la stessa pattuglia di un anno fa, quella del 185° Reggimento di Artiglieria Paracadutista Folgore, ma la vera rivelazione sono stati i militari lettoni, che hanno piazzato una pattuglia al secondo posto e un’altra (di militari della riserva) al quarto. Al terzo posto la pattuglia dell’Università di Monaco della Bundeswehr (Germania), al quinto l’8° Reggimento Bersaglieri. Tra le squadre delle Associazioni d'Arma, il miglior piazzamento è stato quello della squadra di Unuci Vicenza-Modena.
S’è conclusa così la 36esima edizione dell’Italian Raid Commando (per la prima volta svoltasi in Brianza), la competizione per pattuglie militari riservata a militari in servizio attivo, della riserva e di scuole militari di nazioni della Nato ed amiche organizzata dalla Delegazione Lombardia dell'Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'Italia, e in particolare dalla sezione di Monza e Brianza.
La gara ha impegnato da venerdì a domenica 38 pattuglie di 8 Paesi (presenti, oltre all’Italia, militari in servizio o della riserva di Austria, Belgio, Germania, Lettonia, Olanda, Svizzera e Stati Uniti) in una serie di prove da Briosco a Monza, rese più difficoltose dal fango dopo le recenti piogge.
La missione
Superamento di campo minato, osservazione e richiesta di fuoco, acquisizione di obiettivi, colpo di mano, riconoscimento mezzi, pronto soccorso sono state alcune delle prove da affrontare, precedute da una sessione di tiro presso il poligono di Verano Brianza.
Domenica mattina la sfilata dei partecipanti (uomini e donne) a Monza da piazza Duomo alla Villa Reale, quindi la premiazione, presenti tra gli altri il viceprefetto Bortone e il vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza Claudio Rebosio.
«Il nesso tra preparazione delle Forze armate e custodia della pace è chiaro» ha rimarcato il sindaco Paolo Pilotto nel suo saluto alle pattuglie. Il delegato regionale di Unuci Lombardia, Elio Pedica, ha sottolieato l’importanza di competizioni come questa che rafforzano la collaborazione tra paesi amici in uno spirito di lealtà e cameratismo. Curiosità finale: una pattuglia era composta da due militari svizzeri e due statunitensi.