Sulbiate, ecco il bando per il centro sportivo che fa storcere il naso all'opposizione
Dopo due anni di polemiche l’Amministrazione guidata da Carla Della Torre ha pubblicato la gara che servirà a trovare un nuovo gestore
Dopo due anni di attesa e di roventi polemiche l’Amministrazione comunale di Sulbiate guidata da Carla Della Torre, nei giorni scorsi, ha pubblicato il nuovo bando di gestione del centro sportivo di via Madre Laura che mette a gara la gestione dell’impianto per 5 anni con il valore della concessione stimato in 820mila euro circa. Una scelta che ha, però scatenato la reazione della minoranza che ha chiesto all’Esecutivo come mai non è stata mai convocata una commissione sport per entrare nel merito delle questioni più importanti del bando di gara e rilevato che la gestione del bar non rientra nel bando.
Impianto senza gestore dal 2022
Ricordiamo che l’impianto è senza gestore dal 2022 in seguito alla disdetta comunicata dal sindaco alla vigilia delle elezioni del 2022, dopo che l’Anac aveva rilevato alcune criticità all’Amministrazione comunale in materia di appalti pubblici. Una disdetta che, successivamente, ha portato il comune e l’ex gestore ad un contenzioso legale.
Ora, però, l’Esecutivo è pronto a girare pagina. Ricordiamo che l’attuale impianto sportivo, collocato in un’area di circa 11.650 metri quadrati circa di proprietà del Comune, comprende campi da bocce, beach volley, padel, la palestrina, il campo da calcetto esterno oltre alle aree verdi esterne, al salone polifunzionale. Il Centro sportivo è ubicato nella zona sud dell’abitato del Comune di Sulbiate, in Via Madre Laura 28.
"Il responsabile del centro sportivo e i suoi collaboratori dovranno operare per mantenere alti livelli di efficienza dei propri servizi, attraverso la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento, l’adeguamento delle tecnologie utilizzate, la sperimentazione di nuovi servizi d’interesse del cittadino - si legge nella relazione - Il comune auspica che in quella che è considerata la parte centrale del paese, all’interno di un polmone verde fruito dai cittadini residenti e non solo, ci sia un impianto che possa consentire la massima fruizione e gestione in modo da garantire per tutti i cittadini una graduale e crescente partecipazione sportiva e sociale".
Il malcontento della minoranza
Bando di gara, che, dicevamo, ha scatenato un forte malcontento tra le fila della minoranza.
"In questi due anni del secondo mandato del sindaco abbiamo assistito a una gestione surreale del centro sportivo comunale, dove si sono concretizzate le peggiori aspettative già ben chiare durante e al termine del suo primo mandato - si legge in una nota stampa diramata dal capogruppo Davide Brambilla - Avevamo chiesto l’istituzione di una commissione speciale di controllo e garanzia. La maggioranza bocciò la proposta e perse l’occasione di far luce su tutte le delibere contraddittorie che avevano portato ai problemi ben noti: pagamenti delle utenze non dovuti dall’Amministrazione comunale, migliorie contenute nell’offerta tecnica di Polis Sport e mai realizzate e confusione sugli incassi tra gestore e soggetti affiliati. Inoltre ricordiamo che il centro sportivo è rimasto chiuso da marzo a giugno dello scorso anno per mancati lavori di messa in sicurezza, individuati fin dal 2018 e non portati a termine".
La minoranza ha voluto puntare il dito anche sul bar-punto ristoro
"Nel 2019 la Giunta aveva dato il bar in gestione diretta a Polis, poi autorizzando la sub-locazione a Sul-Bar - ha continuato Brambilla - La scelta di affidare direttamente in bar e farlo in locazione (affitto) e non in gestione, fu criticata pesantemente dall’Anac nella nota del marzo 2022 che sosteneva che la gestione di un centro sportivo deve comprendere tutti i servizi esistenti. Gravissima l’esclusione del bar alla luce sia del forte interesse di molti operatori a partecipare a una gara per la gestione del bar, sito in una posizione invidiabile, sia del fatto che il bar è chiuso da agosto 2023 e solo il mese scorso abbiamo appreso del conferimento incarico legale per sfratto da parte dell’Amministrazione comunale. C’erano tutte le ragioni, giuridiche, contrattuali, di interesse economico e di opportunità politica per affidare una gestione complessiva. Infine non c’è stato nessun coinvolgimento della Commissione Sport nel merito".