Premio Rosa Camuna: la Regione ha reso omaggio al maestro Claudio Fociani

Sono stati il sindaco di Briosco Antonio Verbicaro e il consigliere regionale Alessandro Corbetta a comunicargli la bella notizia: il maestro Claudio Fociani ha ricevuto una delle dieci menzioni speciali del Premio Rosa Camuna, l’onorificenza più alta della Regione, come già successo nel 2020 ad un altro illustre brioschese, l’indimenticabile chansonnier Francesco Magni. La cerimonia si è svolta ieri, mercoledì 29 maggio, a Palazzo Lombardia, in occasione della «Festa della Lombardia». Ad accompagnare Fociani, oltre ai famigliari, anche il primo cittadino e l'assessore alla Cultura Antonella Casati.

Ennesimo riconoscimento per Fociani

Con raffinata arte e grande talento ha riportato allo splendore le più straordinarie opere d'arte lombarde e italiane. Gli sono stati affidati i capolavori del nostro passato, affreschi e tele di inestimabile valore e, con la sua opera sapiente, ne ha restituito appieno la bellezza. Ai 70 anni di lunga carriera di un grande Maestro del restauro

Questa la motivazione del prestigioso riconoscimento. L'ennesimo per il celebre restauratore di Capriano, frazione di Briosco, dopo l’elezione a membro effettivo dell’Accademia Archeologica Italiana e il premio Beato Talamoni ritirato lo scorso ottobre.
La «Rosa Camuna» prevede l’assegnazione di cinque riconoscimenti indicati dal Consiglio regionale e di due decisi dal governatore, oltre a una serie di «Premi tematici Rosa Camuna del Presidente», menzioni individuate dal Consiglio regionale, premi sospesi e premiazioni speciali per meriti sportivi. Nell’elenco di quest’anno, accanto a Fociani, nomi illustri, tra cui, ad esempio, l’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta, gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, l’attrice Ambra Angiolini, il cantante Mahmood, il Senatùr Umberto Bossi.

Una brillante carriera

Fociani, ricordiamo, è un restauratore con la «r» maiuscola tanto da aver partecipato a parte della ventennale opera di recupero dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, accanto a Pinin Brambilla Barcilon, e a quella della Pala Montefeltro di Piero della Francesca. Un curriculum prestigioso, messo anche a servizio della comunità brioschese che nel 2009 lo aveva ringraziato con la civica benemerenza. Sua, ad esempio, la mano che ha riportato agli antichi splendori la «Processione di Capriano» risalente al 1926 e, più recentemente, la statua della Madonna del Carmelo.