Festa di fine anno scolastico per l'associazione "Fili di Parole"
A Concorezzo sono stati consegnati gli attestati di frequenza ai partecipanti al Corso di lingua Italiana e intercultura.
Festa di fine anno scolastico per l'associazione "Fili di Parole". A Concorezzo sono stati consegnati gli attestati di frequenza ai partecipanti al Corso di lingua Italiana e intercultura.
Una trentina gli attestati consegnati
La fine dell'anno scolastico val bene una festa se non altro perché è il preludio di una lunga vacanza estiva. Anche la scuola dell'Associazione “Fili di Parole” di Concorezzo ha avuto, sabato 25 maggio, la sua festa; una festa un po' particolare perché le allieve sono donne migranti provenienti da vari paesi dell'Africa, dell'Asia, dell'America Latina e dell'Europa dell'Est. Sabato è stato il giorno della consegna degli attestati a una trentina di iscritte che hanno frequentato il Corso di lingua Italiana e intercultura per 50/90 ore da ottobre a maggio. Alla festa sono arrivate accompagnate dai loro figli, alcuni neonati, cariche di cibi e
bevande preparate in base alle ricette dei loro paesi di origine: sembrava un banchetto di nozze.
Un vero e proprio punto di riferimento
"La scuola di “Fili di Parole” è attiva a Concorezzo da 20 anni ed è portata avanti da una ventina di volontarie, tra insegnanti e “tate” - spiega Graziella Scaglia, responsabile dell'associazione concorezzese - Si sostiene con l'autofinanziamento, qualche piccola donazione e un contributo
comunale che ultimamente si è molto ridotto. Fili di Parole è un’associazione socio-culturale iscritta all’albo delle associazioni di volontariato del Comune di Concorezzo. Si è costituita nel 2005 con l’obiettivo di insegnare la lingua italiana, con un approccio interculturale, alle donne migranti che ne avevano fatto richiesta in occasione di alcune iniziative proposte dalla scuola primaria. Nel corso degli anni hanno partecipato diverse centinaia di donne, che abbiamo supportato anche nella ricerca di un lavoro o per altre necessità, accompagnandole in un percorso di inserimento sempre più consapevole nella nostra comunità. Oltre alla scuola sono nate molte altre iniziative: incontri con i servizi socio-educativi, visite conoscitive ai servizi pubblici del territorio, laboratori di economia domestica, gite fuori porta e la Festa delle Culture nella piazza cittadina.
Purtroppo non abbiamo una sede nostra, né istituzionale, ma veniamo accolte, di anno in anno, presso l'Oratorio parrocchiale e di questo siamo grate al Parroco e al Vicario. Questa precarietà, nonostante l'impegno assiduo e appassionato di noi volontarie, sta mettendo a rischio la continuità dell'esistenza della scuola. Speriamo che i cittadini e soprattutto l'istituzione comunale ne riconoscano l'importanza e la validità e ci aiutino a mantenerla in vita".