Contratti d'affitto non validi, indagano i Carabinieri
Una pensionata di 69 anni ha presentato una denuncia dopo aver versato 2.100 euro in anticipo a fronte di un accordo risultato non valido
Sono in corso le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Seregno dopo la denuncia di una pensionata su un presunto caso di truffa: la donna ha firmato con un privato il contratto d'affitto di un'abitazione che in seguito è risultato nullo, pur avendo pagato un anticipo al locatore. Non è la prima denuncia simile raccolta in caserma negli ultimi tempi.
L'anticipo pagato al locatore
La vicenda riguarda una seregnese di 69 anni, alla ricerca di un alloggio dopo lo sfratto dall'abitazione in cui attualmente abita, in centro città. Tramite i social, ha trovato l'offerta di un appartamento da affittare in via King, ma il contratto sottoscritto in seguito con il locatore privato è risultato nullo perché non riporta i dati catastali dell'immobile. La pensionata, però, ha già versato 2.100 euro come caparra confirmatoria e prima mensilità e dovrebbe entrare in casa a metà giugno. Ha quindi chiesto alla controparte di regolarizzare il contratto e riavere il denaro versato, ma al momento senza successo.
Denuncia ai Carabinieri dopo il contratto d'affitto
La 69enne si è rivolta alla locale Compagnia dei Carabinieri per denunciare il locatore, una giovane donna. Sono diverse le denunce già presentate all'Arma locale, che sta conducendo le indagini nei confronti del privato. Il sistema, secondo le prime informazioni raccolte, sarebbe sempre il medesimo. Viene proposto sempre lo stesso appartamento, che sarebbe occupato dalla giovane donna, ma il contratto d'affitto firmato dalle parti non ha efficacia legale, come ha confermato l'avvocato della pensionata. Le chiavi dell'appartamento, un trilocale arredato, non vengono consegnate al momento concordato con il cliente, oppure non sono quelle dell'alloggio. E quando i clienti chiedono la restituzione dell'anticipo, non vengono ascoltati.