Concorezzo

Eredità da capogiro: lascia 271mila euro alla parrocchia

Come riporta "Emmaus" l’ultimo numero dell’informatore parrocchiale di Concorezzo la donazione è stata elargita da Luigia Ratti, scomparsa nel 2023

Eredità da capogiro: lascia 271mila euro alla parrocchia
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Se la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano di Concorezzo, attraverso la neonata fondazione "Don Enrico Vago", riuscirà in futuro ad acquistare la scuola dell’infanzia di via 25 Aprile, gran parte del merito sarà di una concorezzese doc che ha tanto amato la sua parrocchia a tal punto da lasciarle 270mila euro in eredità.

Uno straordinario gesto di solidarietà

Si, avete capito bene. Lo straordinario gesto è stato compiuto da Luigia Ratti. La donna è morta nel febbraio del 2023 all’età di 98 anni e proprio sabato scorso avrebbe compiuto il secolo di vita. A darne notizia del legato, cioè del lascito testamentario, lasciato dalla donna alla parrocchia è stato il parroco, don Angelo Puricelli, attraverso le pagine dell’ultimo numero dell’informatore parrocchiale "Emmaus".
"Il nostro grazie va alla signorina Ratti Luigia che insieme alla sorella Vittoria e a tutta la famiglia è sempre stata fortemente legata alla vita della nostra comunità. Morendo si è generosamente ricordata della parrocchia con un legato di 271.495mila euro", ha scritto il parroco don Angelo Puricelli su Emmaus.

La benefattrice

Luigia Ratti, dicevamo, era un volto molto conosciuto in città e il suo nome si è legato in maniera inscindibile a quello della Cooperativa San Giuseppe, lo storico negozio di via De Capitani (successivamente divetnato Margherita Conad) che chiuse i battenti nel 2019 dopo oltre 70 anni di storia.
Nel 2016, ai festeggiamenti per il 70esimo del punto vendita, partecipò anche la donna poichè, nel 1946, quando la cooperativa aprì i battenti, fu la prima commessa assunta dal punto vendita. Ratti lavorò nella cooperativa per ben 22 anni, fino al 1968 quando decise di cambiare lavoro e di accettare l’offerta del nastrificio Ausonia di Monza.

 

"Sono contenta per questo importante traguardo e, nel mio piccolo, penso di aver contribuito anch’io, con il mio lavoro, a raggiungere questo obiettivo", aveva sottolineato la donna prima di svelare la targa di "attività storica" affiancata da altre due figure importanti per il punto vendita: Luigi Limonta e Marina Bianchi. La San Giuseppe, dicevamo, nacque nel marzo del 1946 come cooperativa di consumo al fine di unire i consumatori per far sì che i nostri clienti potessero spuntare un prezzo migliore sui prodotti.

Il legato

Il legato, dicevamo, ha una finalità ben precisa. Il sogno di Luigia Ratti era quello di poter aiutare la parrocchia nell’acquisto dell’ex asilo comunale. La fondazione, ricordiamo, nacque a all’indomani dell’annuncio dell’Amministrazione di cedere a un privato la gestione dello storico istituto. Un sodalizio nato con il desiderio e l’impegno di mantenere la gestione della scuola dell’infanzia nelle mani responsabili e appassionate di una realtà cittadina. La Fondazione avrebbe voluto concorrere al bando con una propria offerta. Opportunità che, in realtà, non è andata a buon fine poiché il capitolato e il disciplinare di gara, concordati fra amministrazione comunale e Centrale Unica di Committenza della Provincia di Monza e Brianza, non hanno contemplato la possibilità di partecipazione di Enti del Terzo Settore, escludendo cosi’ la Fondazione.

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