Sgominata una banda dedita allo spaccio: in nove finiscono in manette
L'operazione dei Carabinieri è scattata questa mattina a Trezzo sull'Adda
Nella mattinata odierna, nel comune di Trezzo sull’Adda e in provincia di Bergamo, i Carabinieri della Compagnia di Pioltello hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Milano, nei confronti di 9 soggetti (di cui 6 destinatari di custodia in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 1 dell’obbligo di dimora), di età compresa tra i 29 ed i 43 anni, responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e porto illegale di armi in luogo pubblico.
Sgominata una banda dedita allo spaccio: in nove finiscono in manette
Il provvedimento che scaturisce dagli esiti dall’osmosi informativa tra la Sezione Operativa della Compagnia di Pioltello e la Stazione Carabinieri di Trezzo sull’Adda in merito ad una attività di spaccio di stupefacenti, ha consentito di delineare la sussistenza di un sodalizio stabilmente dedito alla commissione di reati in materia di sostanze stupefacenti, caratterizzato dalla pluriennale operatività e dalla netta ripartizione dei compiti tra gli associati.
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla D.D.A. di Milano, sviluppate anche attraverso attività tecniche, hanno permesso di accertare - fin da subito – le condotte di spaccio di un 43enne albanese, realizzate con modalità di cessione a domicilio o presso luoghi di volta in volta concordati, ordinariamente raggiunti in bicicletta e di documentare anche con immagini, come il sodalizio fornisse stupefacente nelle province di Milano e Bergamo, anche in pieno giorno alla presenza di ignari passanti;
Inoltre le indagini hanno permesso di evidenziare la funzione primaria nella gestione delle attività da parte di due albanesi di 41 e 39 anni, i quali, oltre a provvedere saltuariamente alla cessione delle dosi al dettaglio, hanno organizzato e diretto i compartecipi, preoccupandosi di rifornirli delle dosi necessarie, di gestire personalmente gli ordinativi e le priorità negli appuntamenti, di dirimere eventuali dissidi e decidere per la cessione a credito a clienti ritenuti solventi.
Gli accertamenti dell'Arma hanno consentito di ricostruire la struttura organizzativa delineata per la custodia, il confezionamento e la vendita dello stupefacente, nonché per la gestione dei contatti con i fornitori, interpellati al bisogno attraverso vari strumenti di comunicazione e di arrestare in flagranza una 32enne, trovata in possesso di 100 dosi di cocaina per un peso complessivo di 55 grammi, nonché segnalare all’autorità prefettizia numerosi acquirenti.
Sequestrati un appartamento, tre conti bancari, tre auto e due autorimesse
Nel medesimo contesto, è stato altresì eseguito il sequestro preventivo di 3 autovetture di media cilindrata, impiegate per le attività di spaccio dello stupefacente, di 3 conti correnti bancari intestati ai destinatari delle misure cautelari, nonché di un appartamento di 117 m2 e di 2 locali autorimessa, ritenendo che tali beni sono sproporzionati dal tenore di vita degli indagati che formalmente risultano disporre di somme irrisorie sufficienti per la vita corrente.