Villa Bagatti in Consiglio: «Conciliare il contenzioso»
Con un’interrogazione la lista civica Siamo Varedo incalza l’Amministrazione affinché chiuda la causa in corso e aiuti la Versiera a trovare i fondi per sistemare la dimora storica
Iniziative per conciliare il contenzioso in atto e per aiutare la fondazione La Versiera a trovare i fondi per restaurare Villa Bagatti a Varedo e il suo parco al fine di ospitare altre iniziative di successo come quella del Fuorisalone.
La questione Villa Bagatti in Consiglio
E’ quanto ha chiesto con un’interrogazione Siamo Varedo all’Amministrazione comunale, tornata alla carica nell’ultima seduta di Consiglio. Ne è nata una discussione a tratti piuttosto animata ma di fatto, ognuna delle due parti è rimasta sulle proprie posizioni.
Sotto la lente di Zanata anche le spese legali per il contenzioso in corso relativo alla richiesta avanzata dal Comune di nullità degli atti di compravendita di Villa Bagatti. La stima è di 44mila euro per l’appello più 100mila per il primo grado.
«Tutte le spese legali sono sempre inferiori al debito che l’allora Giunta di Centrosinistra ha messo sulla testa dei varedesi per un bene che il Comune non si poteva permettere e che non è dei varedesi» ha replicato l’assessore agli Affari Legali, Matteo Figini.
La consigliera di Siamo Varedo ha insistito sull’importanza di trovare una mediazione.
«Le ipotesi conciliative non sono mai state escluse ma tale accordo non può prescindere dal rispetto delle norme contabili e dal valore assegnato al bene dalla perizia dell’Agenzia delle entrate - ha risposto l’assessore - se altre parti in causa non sono disposte a transare a queste condizioni è difficile definire la vertenza e ciò non per scelta politica ma per rispetto dei principi di regolarità». Figini ha quindi ha ribadito che la fondazione gode di autonomia operativa, contabile, gestionale, amministrativa: «Non si risolverà mai nulla se la si continua a ritenere un braccio armato del Comune».
Il perdurare del contenzioso impedisce l’accesso ai fondi del Pnrr che sarebbero preziosi per il rilancio della dimora storica.
«Se perdiamo questo treno il restauro della villa e il ripristino del parco dovranno essere fatti con soldi dei cittadini - ha avvertito Zanata - Con la mano destra dite che questo è un bene importante per Varedo e con la sinistra fate appello e invocate la nullità degli atti, è ora di dire la verità ai cittadini».
La consigliera di opposizione ha ricordato che La Versiera è da anni in difficoltà economica:
«Il Comune sta creando un grave danno alla fondazione sottraendosi alla garanzia che si era impegnato a dare con i diritti edificatori e versando gli interessi passivi».
Quindi ha riportato alla mente il grande successo riscosso dall’evento di aprile del Fuorisalone che ha messo in evidenza l’importanza di valorizzare il bene e di far sì che la Fondazione abbia i fondi necessari a ripristinare il bene al fine di accogliere altre importanti manifestazioni.
«L’evento di Alcova ha portato 97mila persone a Varedo - ha concluso Zanata - è piovuto dal cielo almeno un milione di euro per i nostri commercianti che credo siano contenti di andare avanti su questa linea e non su quella dell’Amministrazione che non ha speso un euro in pubblicità, una riga sui social o un manifesto per questa iniziativa».