I dati sono allarmanti

Tecnologie digitali e salute mentale: Asst Brianza analizza il fenomeno in due giorni di formazione

La formazione è stata tenuta dal dottor Lorenzo Pivanti, psicologo-psicoterapeuta in servizio presso la Neuropsichiatria Infantile di Usmate Velate

Tecnologie digitali e salute mentale: Asst Brianza analizza il fenomeno in due giorni di formazione
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Si sono concluse da poco due giornate di formazione dedicate all’impatto delle tecnologie digitali sulla salute mentale, tenute dal Dottor Lorenzo Pivanti, psicologo-psicoterapeuta in servizio presso la Neuropsichiatria Infantile di Usmate Velate.

Tecnologie digitali e salute mentale: Asst Brianza analizza il fenomeno in due giorni di formazione

La prima giornata, intitolata “Tecnologie digitali, salute mentale e ciclo di vita: dalla nascita al giovane adulto”, ha affrontato, adottando un’ampia cornice bio-psico-sociale, le peculiarità della rivoluzione digitale in corso e l’impatto, declinato per fasce di età, delle tecnologie digitali sulla salute mentale.
La seconda giornata, intitolata “Psicodiagnosi e trattamento delle patologie legate alle tecnologie digitali” si è concentrata sulla classificazione diagnostica, l’epidemiologia, gli strumenti di assessment e il trattamento dei disturbi da utilizzo di tecnologie digitali.

I dati allarmanti

Oltre al riscontro nella pratica clinica quotidiana, una recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità effettuata su un largo campione di adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, ha rilevato dati preoccupanti. Il 47,8% degli adolescenti presenta un utilizzo problematico dei videogiochi, di cui il 12% caratterizzato da una dipendenza (Gaming Disorder); il 47,7% presenta un utilizzo problematico dei Social media, di cui il 2,5% caratterizzato da una dipendenza (Social Media Addiction).

La ricerca ha inoltre mostrato che l’1,6% degli adolescenti è affetto da grave ritiro sociale, assimilabile al fenomeno hikikomori, condizione caratterizzata dal recludersi quasi assoluto nella propria stanza/abitazione per lunghi periodi di tempo. Il grave ritiro sociale presenta importanti correlazioni con la dipendenza da internet e la dipendenza da videogiochi (che caratterizzano rispettivamente il 50,77% e il 42,37% degli hikikomori).

Oltre a determinare delle patologie specifiche, l’utilizzo improprio delle tecnologie digitali risulta spesso costituire un fattore di rinforzo rispetto ad altre patologie mentali. In letteratura i disturbi da digitale risultano significativamente correlati con il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, l’autolesionismo e l’ideazione suicidaria, i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e la dipendenza da gioco d’azzardo.

(in copertina il dottor Lorenzo Pivanti)

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