Spada di Damocle sull'immunità della Salis
Il parlamento europeo potrebbe essere chiamato a decidere sulla richiesta dell'Ungheria
C’è una spada di Damocle che oscilla sull’immunità di Ilaria Salis in quanto europarlamentare eletta nelle fila di Alleanza Verdi Sinistra.
Immunità a rischio
Ne ha parlato lei stessa oggi, giovedì 27 giugno 2024, durante una conferenza stampa a Bruxelles (dopo la sua prima riunione nel gruppo The Left).
«La vicenda giudiziaria non si è ancora conclusa, l’Ungheria può decidere di chiedere una revoca e in questo caso a decidere sarà con una votazione il Parlamento europeo. Spero che l’Europa si schieri a difesa dei diritti fondamentali, della presunzione di innocenza e del principio di proporzionalità e del rispetto dello Stato di diritto».
Salis ha confermato di non volersi sottrarre ad un procedimento penale, ma di richiedere un giusto processo nel rispetto dei diritti con un uguale trattamento davanti alla legge.
Le risposte sul caso Aler
Salis ha poi risposto davanti ai microfoni anche sulla vicenda di Aler dopo che ieri, mercoledì, in Regione Lombardia è stato chiesto il pignoramento dello stipendio della monzese mentre molti esponenti di Centrodestra esponevano cartelli con scritto «Occupare non è un diritto» e «Salis paga l'affitto».
Così Salis ai microfoni dei giornalisti: «Non penso di essere nella posizione di dovermi difendermi, i movimenti di lotta per la casa cercano di rispondere a un problema a cui le istituzioni non sono in grado di rispondere. La cosa è scomoda e mettono in atto contro di me solo attacchi per un problema che risale a quando avevo 23 anni, ora ne ho compiuti 40».